Intelligenza artificiale e Comunità: è il futuro dell’istruzione

intelligenza artificiale e istruzione
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Come cambierà il mondo dell’istruzione a seguito della recessione e dell’emergenza in cui ci troviamo? Quali fenomeni si verificheranno e come le istituzioni dovranno adattarsi?

Innanzitutto, come abbiamo approfondito nello scorso articolo, i corsi tradizionali di livello superiore lasceranno spazio a un’educazione mirata su soft skills, competenze trasversali, pensiero critico e networking. I corsi saranno più brevi e orientati al cosiddetto ROI*.

Ma questa “disaggregazione dell’istruzione” porterà altri grandi cambiamenti: la personalizzazione dell’apprendimento grazie all’inedito contributo dell’intelligenza artificiale e la diversificazione dei canali attraverso cui verranno erogati i corsi.

 

intelligenza artificiale e istruzione

 

Questi spunti sono frutto dello studio di Lynda Gratton e Andrew Axott, autori di The 100-Year Life: Living and Working in an Age of Longevity in cui hanno descritto i fattori che, secondo il loro pensiero, definiranno drasticamente il mondo della formazione nei prossimi anni.

L’evoluzione dell’intelligenza artificiale e la capacità di mantenere e rafforzare i contatti e le comunità tra le persone saranno i fattori essenziali che modelleranno il futuro dell’educazione.

 

Secondo Clayton Christensen, noto studioso nel campo dell’innovazione, il 50% di tutti i college fallirà nel prossimo futuro. E la crisi determinata dal COVID-19 non sta facendo altro che accelerare questo processo. Chi sopravviverà? Chi si adatterà meglio a due grandi tendenze sintetizzabili in due parole chiave: Intelligenza Artificiale e Comunità.

 

L’intelligenza artificiale darà una spinta all’evoluzione dei modelli di apprendimento e della didattica grazie alle sue caratteristiche distintive che permettono un apprendimento personalizzato per gli studenti e più tempo libero per insegnanti e formatori.

In realtà, nonostante le ottimistiche premesse, ad oggi esistono innumerevoli piattaforme di apprendimento digitale alimentate dall’intelligenza artificiale che fanno fatica a trovare clienti interessati. E quando succede che gli studenti si iscrivono, solo il 3% riesce a portare a termine l’interno corso.

 

Alcune ricerche, tra cui quella presentata dalla dott.ssa Susan Dynarski presso l’Università del Michigan, evidenziano che l’istruzione online funziona per studenti maturi ma può danneggiare gli studenti accademicamente più deboli.

È evidente che a questa tecnologia manchi qualcosa di fondamentale: è per questo che accanto agli strumenti di apprendimento basati sull’AI debba integrarsi il potere delle Comunità.

 

Infatti, per quanto sofisticate possano essere le nuove tecnologie, è difficile mantenere una relazione stabile e duratura con schermi luminosi. E la relazione è alla base del nostra condizione di Esseri Umani. Tutti, infatti, nutriamo un bisogno fondamentale di conoscenza, ma anche di condividivisione e appartenenza. Abbiamo bisogno di gruppi di persone che siano per noi significativi, perché sono moltiplicatori di forza.

 

Da un lato, quindi, l’intelligenza artificiale consentirà la personalizzazione dell’apprendimento su larga scala. Dall’altro, le comunità saranno indispensabili per rendere l’apprendimento più stimolante, per creare meccanismi di responsabilità reciproci e per formare una nuova cultura dell’apprendimento.

Solo combinando questi due elementi l’istruzione superiore avanzata sarà rilevante e preparerà gli studenti alle avventure della quarta rivoluzione industriale.

 

Gli effetti di questa disaggregazione dell’istruzione permetteranno a molti più attori di competere sul mercato. Al crescere della competizione, crescerà anche la democratizzazione dell’apprendimento. Da una parte, il sapere sarà accessibile a tutti e non solo ai privilegiati che vivono nelle aree più avanzate e fortunate del pianeta; dall’altra, potrà succedere che anche gli studenti umili potranno aspirare a diplomi di particolare fama storicamente accessibili solo ai più ricchi.

 

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Questo articolo è una libera traduzione di una parte dell’articolo “How technology will transform learning in the COVID-19 era” di U. Amitabh pubblicato sul blog del World Economic Forum.

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* Return On Investment: indice di bilancio che indica la redditività e l’efficienza economica della gestione caratteristica. Fonte: Wikipedia

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Giulia Cattoni

Faccio quello che faccio da sempre: scrivo. Uso la scrittura per dare forma a pensieri e idee. Da piccola consumavo pagine e pagine per descrivere le mie avventure quotidiane sul diario, oggi uso il linguaggio per creare testi efficaci, contenuti digitali, e organizzarne la gestione. Mi piace trovare le parole giuste, mettere ordine ai testi e renderli chiari, e creare contenuti accessibili, piacevoli e utili. Faccio parte del team di Education Marketing Italia dal 2016: ho iniziato come autrice del blog e negli anni ho ampliato i miei ruoli. Oltre alla produzione e gestione dei nostri contenuti, affianco i miei colleghi nella gestione degli open day e nelle attività di design thinking. Dal 2023 mi occupo in prima linea della cura del nostro brand: dalle mie mani passano piani editoriali, articoli, post, newsletter, webinar e la strategia che li tiene insieme. Mi sono laureata in Comunicazione con una tesi sull'uso della lingua per l'infanzia, ho frequentato corsi sulla didattica emozionale e sulla robotica educativa. Sono stata istruttrice di pallavolo nel settore giovanile comasco.

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