Lo sguardo oltreoceano di oggi è puntato verso lo Stato americano che negli ultimi 60 anni ha dimostrato di essere il faro delle avanguardie mondiali, soprattutto in termini di innovazione e progresso sociale.
La notizia è che la scorsa settimana lo Stato della California ha varato 2 leggi significative per il mondo dell’istruzione superiore: la prima prevede la creazione (entro il 2013) da parte delle università di 50 manuali digitali free e open-source, di alta qualità e adottabili dagli studenti come manuali i corsi universitari; la seconda legge propone invece di istituire una California Digital Open Source Library, per ospitare i 50 testi e quelli che verranno in futuro.
I manuali dovranno essere parte integrante delle bibliografie dei corsi, e verranno prodotti dai docenti delle università stesse, ex novo, copiando o rielaborando testi già esistenti.
Queste leggi sono state fatte principalmente per fronteggiare, almeno in una piccola parte, il continuo aumento delle rette universitare, cercando così di sgravare gli oneri degli studenti almeno dei costi dei libri di testo.
Forse non sarà una manovra così incisiva sul costo complessivo di un ciclo di studi universitario (soprattutto negli States) ma gli strumenti scelti per la creazione di questa bibilioteca, il formato digitale e la licenza creative commons, fanno ben sperare in un possibile sviluppo esponenziale di questo progetto anche su scala internazionale. 
Infatti il digitale e i creative commons permetteranno a chiunque, anche al di fuori dello Stato della California o degli USA, di scaricare i libri in maniera gratuita e di utilizzarli all’interno delle bibliografie dei propri corsi, oltre che come materiale di studio personale. Inoltre portanno essere diffusi liberamente dentro e fuori dalla rete e chiunque potrà modificarne ed implementarne i contenuti (sempre citando l’autore originale), promuovendo così un’idea di cultura non più legata al copywrite ma al sapere diffuso.
Il nostro auspicio è che anche le università italiane seguano l’esempio della California, magari senza attendere una legge dello Stato: offrire supporti allo studio gratuiti e di qualità, non è solo un ottimo modo per creare sapere libero e condiviso dando un servizio in più ai propri studenti e non, ma serve anche (se fatto con le giuste tempistiche) a far parlare di sé, rafforzando positivamente il proprio marchio.
