Whatsapp è un mezzo sempre più usato anche dalle scuole nel processo di orientamento e reclutamento di nuovi studenti. L’app di messaggistica è veloce e dinamica, semplifica il contratto tra i tuoi prospect. Permette di trasformare le interazioni in relazioni, e di avvicinare il brand della tua scuola a tutti gli studenti e potenziali tali.
Abbiamo già parlato di whatsapp consigliandovi di usarlo nel processo di gestione dei prospect interessati a partecipare a un Open Day o a un evento a fianco dei canali tradizionali come e-mail o comunicazioni scritte. Vi abbiamo guidato nei primi step, e risposto ai dubbi più comuni (come il rischio di sembrare troppo invadenti usando Whatsapp in ambito scolastico) e consigliato delle integrazioni come l’uso di Google Moduli per semplificare la gestione dei contatti.
Oggi condividiamo alcuni consigli che potrebbero essere particolarmente adatti per le scuole internazionali e di come esse potrebbero sfruttare al massimo le potenzialità di whatsapp nel processo di reclutamento dei prospect.
Whatsapp permette di raggiungere facilmente i potenziali studenti internazionali
Sei una scuola internazionale? Come comunichi con i tuoi prospect stranieri?
Se ci pensi, l’utilizzo di WhatsApp è esteso in tutto il globo. L’India è attualmente la patria del maggior numero di utenti WhatsApp, seguita da Brasile e Indonesia. Avevi mai pensato di sfruttare la capillarità di Whatsapp per efficientare i tuoi sforzi di reclutamento di studenti internazionali?
Il consiglio arriva da un articolo pubblicato da Higher Education Marketing: potresti creare un numero WhatsApp che gli studenti di paesi specifici possono raggiungere. Se sai di lavorare con un pubblico multilingue, potresti creare un profilo Whatsapp in una lingua specifica e gestire le comunicazioni in quella lingua rendendo ancora più facile raggiungerti. Abbatterai molte barriere e i tuoi prospect non avranno più remore a comunicare potendo utilizzare la loro lingua su un mezzo gratuito (al contrario delle onerose chiamate internazionali), informale e a loro noto.
Configura i chatbot per rispondere alle domande
Una volta creati gli account, l’ideale sarebbe che ogni istituto avesse qualcuno sempre disponibile per rispondere alle domande e alle richieste di studenti e potenziali tali. Ma per la maggior parte delle scuole non è realistico. Inoltre, se sei una scuola internazionale, il fuso orario potrebbe crearti dei problemi.
Anche in questo caso, l’uso di Whatsapp business per l’education ci viene incontro. Questo strumento può diventare una risorsa rapida e informativa per i tuoi potenziali clienti.
In che modo? Usando un chatbot.
Non ti preoccupare, è molto più semplice di quello che temi! Prima di tutto chiariamo che un chatbot (abbreviazione di chat robot) è un software in grado di simulare conversazioni umane riproducendo lo schema della comunicazione umana ed è progettato per fornire agli utenti un’esperienza di conversazione automatizzata sull’app. Quindi, invece di avere un essere umano online, puoi tu stesso creare un chatbot che risponda attraverso risposte che sembreranno naturali.
Certo, le risposte che potrai impostare saranno quelle alle domande più comuni, non a quelle specifiche o particolari. Ma pensa a quanta fatica risparmiata per rispondere alle domande che durante il processo di ammissione si ripetono continuamente!
Dovrai fare uno sforzo inziale per impostare il sistema e poi le tue risposte saranno sempre precise, immediate, magari corredate di link esterni ad esempio verso pagine specifiche del tuo sito web.
Se ti interessa, in questo articolo potrai capire meglio come creare un bot per WhatsApp che soddisfi le tue esigenze; nel video tutorial potrai imparare ad usare il chatbot Xenio per cominciare a sperimentare nella tua realtà.
Pianificare il cambiamento
Vi sentite pronti a sperimentare a pieno le potenzialità di whatsapp oppure rimarrete nella comfort zone dei canali tradizionali? Pensate che i vostri studenti e i vostri prospect potrebbero apprezzare queste modalità di comunicazione?
Affrontare il cambiamento è tra i compiti più difficili perché raramente è la strada facile o già nota. Si ha a che fare con l’ansia dell’ignoto, la mancanza di tempo, le difficoltà percepite e il consenso necessario che va oltre il problema.
Ma se si vuole andare avanti è necessario adottare un cambio di mindset: bisogna pianificare l’innovazione in modo ciclico e continuo.