Presentare la scuola: guida completa per dirigenti e insegnanti

Best practice per comunicare il valore della tua scuola e attirare nuovi iscritti.

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Devi presentare la tua scuola? Hai un open day, un incontro one-to-one con un potenziale genitore oppure devi preparare un documento che parli della tua realtà scolastica? Questo articolo fa per te: esploreremo alcuni aspetti fondamentali (ma spesso trascurati o sottovalutati) che ti permetteranno di presentare la tua scuola in modo convincente ed efficace.

Per ogni argomento offriremo suggerimenti pratici e spunti di riflessione. Analizzare questi punti uno per uno può aiutare a identificare eventuali aree di miglioramento nella strategia della tua scuola e aiutarti a individuare le aree dove potrebbero esserci lacune da colmare. Ma ricorda: tutti questi passaggi sono interconnessi tra loro e, per una strategia completa e davvero efficace, l’ideale è riuscire ad avere una visione ampia che li abbracci tutti.

 

Analisi del target: chi vuoi raggiungere con la tua presentazione

Che tu stia preparando il discorso per una riunione, un open day con le sue slide, un articolo per il blog scolastico, o del materiale integrativo per le tue lezioni, è fondamentale focalizzarsi sul target. Domandati: chi recepirà le tue parole?

Questo è il primo vero passo per una presentazione efficace, perché ti permetterà di ragionare sulle caratteristiche del pubblico che vuoi influenzare. La risposta alla domanda modellerà tutte le fasi successive, dalla scelta del tono e dello stile della tua comunicazione, dei contenuti da trasmettere e del modo in cui verranno veicolati.

Se lavori in una scuola, ti troverai a parlare a studenti, genitori e potenziali futuri iscritti. Ma non sono un gruppo omogeneo: si potranno individuare “sottogruppi” con esigenze, aspettative e preoccupazioni diverse. Per esempio, un genitore potrebbe essere interessato alla solidità accademica dell’istituto, al supporto nella crescita personale dei ragazzi o alla sicurezza delle strutture. Dall’altra parte, uno studente potrebbe essere più attratto dall’offerta formativa innovativa, dai laboratori pratici o dalle attività extracurriculari che possono arricchire il suo percorso.

Per coinvolgere questi gruppi in modo efficace, devi saper alternare un linguaggio informativo e rassicurante, con contenuti che catturino l’immaginazione e suscitino curiosità.

Dovrai essere consapevole di come i tuoi messaggi verranno recepiti: mentre i genitori potrebbero preferire brochure o e-mail, gli studenti sono molto più reattivi a contenuti visivi, come video dinamici o post sui social.

La chiave è quindi personalizzare la tua presentazione a seconda delle caratteristiche del pubblico, cercando di rispondere ai loro bisogni e alle loro domande prima ancora che te le pongano.

 

Definire i punti di forza della tua scuola

Passiamo ora a ragionare sulle caratteristiche della tua scuola: questo passaggio ti permette di prendere decisioni strategiche informate, migliorare la gestione interna, affrontare i rischi e sfruttare le opportunità, soprattutto in un mercato competitivo. E nel momento in cui ti ritroverai a presentare la tua realtà, ti consente di comunicare con maggiore efficacia i tratti distintivi della scuola, rendendo più mirata la tua strategia di marketing.

Per mettere in luce i punti di forza della tua scuola uno strumento utile è l’Analisi SWOT (leggi il nostro articolo Analisi SWOT per le scuole) che ti permette di identificare i punti di forza, come la qualità dei programmi didattici, le attività extracurricolari, o la presenza di tecnologie all’avanguardia. L’Analisi SWOT è uno strumento strategico che permette di identificare, oltre ai punti di forza (Strengths), le debolezze (Weaknesses), le opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats) che una scuola affronta.

Facciamo qualche esempio: i punti di forza potrebbero includere elementi come un corpo docente qualificato, strutture moderne, o programmi didattici innovativi e aggiornati. Le debolezze potrebbero essere la mancanza di risorse per attività extracurriculari o una scarsa visibilità online. Si potrebbero identificare alcune opportunità come la crescita della domanda per corsi STEM e collaborazioni con università o aziende. Infine, le minacce potrebbero provenire dalla concorrenza di altre scuole e da cambiamenti nelle politiche educative che riducono i finanziamenti.

Quando si comunicano i punti di forza della scuola, non basta elencarli: è fondamentale spiegare il “come” la scuola si impegna a mantenere queste promesse. Questo significa mostrare concretamente in che modo la scuola mette in pratica ciò che afferma.  Ad esempio, se un istituto si presenta come inclusivo, dovrà raccontare come garantisce l’inclusività: laboratori speciali, tutoraggio personalizzato o progetti dedicati. Raccontare storie ed esperienze reali è un modo potente per dimostrare l’efficacia delle proprie pratiche, offrendo aneddoti che permettano al pubblico di visualizzare l’impatto diretto delle azioni intraprese.

Il Value Proposition Design può farti fare un ulteriore passo avanti. È il processo che ti può aiutare a creare un’offerta educativa che risponde ai bisogni concreti degli studenti e dei genitori, evidenziando i vantaggi unici che caratterizzano la tua realtà.

In particolare, se parliamo di scuole e realtà formative, la Value Proposition si riferirà a un insieme di servizi che incontrano i bisogni dei prospect, degli studenti o delle loro famiglie producendo dei vantaggi per entrambi. Anche questa prospettiva potrà esserti utile per riflettere sui punti di forza della tua scuola e creare copy e contenuti per ogni tipo di presentazione e far sì che la comunicazione sia originale e autentica. Differenzierai la tua scuola evitando di usare concetti banali e prevedibili.

 

Creare un brand scolastico forte

Nell’attuale società, la presenza digitale di una scuola è diventata tanto importante quanto le strutture fisiche. Identità visiva, brand storytelling e strategia di marketing sono i 3 pilastri su cui si fonda il digital branding, ovvero il modo in cui si comunica il proprio brand online (tramite sito, social media, app e blog).

Spesso oggi il primo contatto che si ha con i prospect è online: per questo è fondamentale da subito ispirare fiducia e rendersi riconoscibili. Occuparsi del proprio aspetto sul web vuol dire curare il logo, il font, i colori, gli slogan, ma anche i valori che vengono veicolati tramite le strategie comunicative.

Il brand è quindi legato ai concetti di riconoscibilità sul mercato, di percezione di qualità dei prodotti e servizi, di lealtà e fidelizzazione della clientela e di associazioni significative nella mente dei consumatori tra brand stesso e valori per loro importanti.

Un brand scolastico forte è una leva di primaria importanza per convincere uno studente a scegliere una scuola o un’università.

Alcuni link utili per approfondire:

 

Organizzare eventi e open day per mostrare la scuola

Il modo per aver il miglior impatto nella presentazione della propria scuola è attraverso un open day o una visita guidata.

È fondamentale dare ai potenziali studenti e relativi genitori la possibilità di poter visitare la scuola, visitare gli ambienti, parlare agli studenti che già la frequentano, rivolgere domande specifiche agli insegnanti che vi lavorano e, soprattutto, poter ascoltare informazioni che lette sul web, o all’interno di una brochure, hanno una capacità persuasiva e informativa molto minore rispetto ad un approccio frontale e vissuto.

Quali sono i luoghi migliori in cui tenere un’iniziativa di questo tipo? L’ideale è che il prospect abbia la possibilità di fare una sorta di sopralluogo della scuola, dei laboratori, delle aule, della biblioteca e altri spazi interessanti o distintivi. Questo però è da tenere in considerazione solo se si ha a disposizione una struttura di valore; se gli spazi dovessero lasciare a desiderare sarebbe meglio non fornire alla platea la possibilità di vedere un aspetto potenzialmente negativo della scuola. Piuttosto allestite con cura uno spazio prescelto, create delle slide interessanti e concentratevi sui vostri valori e punti di forza intangibili.

Ti consiglio di leggere il nostro articolo Come organizzare un Open Day a scuola per avere una panoramica completa.

Cercate comunque di non organizzare visite o open day che durino troppo: i partecipanti dopo un po’ si annoiano; l’evento deve invece viaggiare a ritmi spediti e far sì che la concentrazione della platea si mantenga sempre alta.

Ricordatevi poi di ricontattare chi è venuto a conoscervi per mantenere i contatti e avere la possibilità di scambiare altre informazioni.

 

Utilizzare testimonianze e recensioni degli studenti

Le testimonianze e le recensioni degli studenti sono uno strumento potente per rendere la tua scuola più credibile e attrattiva.

I potenziali iscritti e i genitori vogliono conoscere il punto di vista di chi ha già vissuto l’esperienza scolastica e raccontare le esperienze e le opinioni reali è un modo per fornire una prova concreta del valore dell’istruzione offerta.

Come si fa? Puoi raccogliere interviste o brevi video in cui gli studenti condividono successi, sfide superate e come la scuola li abbia preparati al futuro, creando così una connessione emotiva. Oppure, per i cicli inferiori, far raccontare ai genitori i motivi per cui hanno scelto la vostra scuola e le cose che hanno apprezzato di più dei vostri programmi.

Diversifica le testimonianze, includi studenti di diversi percorsi scolastici e background culturali. Presenta storie che mettano in luce come la scuola abbia aiutato gli studenti a crescere, superare sfide e raggiungere obiettivi accademici o personali: in questo modo riuscirai a creare una forte empatia.

Poi puoi condividere queste testimonianze su vari canali: sito web, social media, brochure e open day, utilizzando video o citazioni scritte. Le recensioni dovrebbero essere aggiornate e facilmente reperibili per costruire fiducia e trasparenza.

 

Analizzare i competitor per migliorare la presentazione della tua scuola

Sai come agiscono i tuoi competitor? Li osservi? Sai come si posizionano rispetto a te?

Anche l’analisi dei competitors è un passaggio fondamentale per fare chiarezza sui punti di forza e di debolezza della propria realtà formativa e costruire una presentazione efficace.

Per questo è importante prendere in considerazione tutto ciò che riguarda i principali concorrenti: offerta formativa, value proposition, strutture, localizzazione, costi, caratteristiche e struttura delle attività di orientamento, modalità di promozione di eventi come open day, presenza sul web e sui principali social network, strategie di marketing.

Questo approccio non solo aiuta a identificare lacune nella propria proposta, ma consente anche di adattare e migliorare le strategie comunicative, presentando la propria scuola in modo distintivo e accattivante.

Padroneggiare queste informazioni permette di anticipare le domande e le aspettative del pubblico, che potrebbe già essere a conoscenza dei competitor. In questo modo, chi parla diventa più convincente e persuasivo, riuscendo a stabilire un legame più forte con l’audience.

Leggi anche: Concorrenza tra scuole, corsi, università: l’analisi dei competitor aiuta ad emergere

 

Monitorare e valutare i risultati della presentazione

Una volta completata la tua presentazione sia che sia un incontro one to one in presenza o da remoto, un open day o un evento di altra forma, è fondamentale monitorare i risultati.

Una buona pratica è fissare obiettivi misurabili, come il numero dei partecipanti agli open day, il numero delle persone che chiede ulteriori informazioni una volta concluso l’evento, o le iscrizioni ad un evento di secondo livello.

Puoi raccogliere feedback dai partecipanti tramite questionari o sondaggi per capire l’efficacia del messaggio e l’interesse suscitato. Puoi analizzare metriche come il numero di iscritti o le interazioni sui social media per misurare l’impatto della presentazione.

Utilizza strumenti come Google Analytics per monitorare le visite al sito web o il traffico generato da campagne di email marketing.

Inoltre, raccogliere feedback attraverso questionari può darti spunti preziosi per capire cosa ha funzionato e dove migliorare.

Valutare l’efficacia della presentazione è, poi, cruciale per migliorare continuamente la tua strategia e ti permetterà di perfezionare il tuo approccio per future presentazioni.

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Giulia Cattoni

Faccio quello che faccio da sempre: scrivo. Uso la scrittura per dare forma a pensieri e idee.
Da piccola consumavo pagine e pagine per descrivere le mie avventure quotidiane sul diario, oggi uso il linguaggio per creare testi efficaci, contenuti digitali, e organizzarne la gestione.
Mi piace trovare le parole giuste, mettere ordine ai testi e renderli chiari, e creare contenuti accessibili, piacevoli e utili.

Faccio parte del team di Education Marketing Italia dal 2016: ho iniziato come autrice del blog e negli anni ho ampliato i miei ruoli. Oltre alla produzione e gestione dei nostri contenuti, affianco i miei colleghi nella gestione degli open day e nelle attività di design thinking.
Dal 2023 mi occupo in prima linea della cura del nostro brand: dalle mie mani passano piani editoriali, articoli, post, newsletter, webinar e la strategia che li tiene insieme.

Mi sono laureata in Comunicazione con una tesi sull'uso della lingua per l'infanzia, ho frequentato corsi sulla didattica emozionale e sulla robotica educativa. Sono stata istruttrice di pallavolo nel settore giovanile comasco.

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