Traduzione parziale dal blog highedwebtech.com
C’è una famosa vignetta di XKCD che sicuramente è applicabile a qualche grafico web di siti per le scuole. É un diagramma di Venn delle “Cose presenti nella home page del sito di una università” vs. “Cose che la gente cerca quando va sul sito”. Di tutte queste cose, solo una si interseca: il nome completo della scuola.
Il più grande problema è che i grafici web cercano di progettare siti internet che si rivolgano ad un’audience ampia. Gli studenti già in corso cercano informazioni come gli orari o se l’esame è stato spostato a causa del maltempo. Gli studenti futuri cercano maggiori informazioni sulla vita scolastica e sulle possibilità future. I genitori vogliono sapere della qualità e dei costi.
Tuttavia, le istituzioni scolastiche spesso richiedono delle home pages che si rivolgano ad un’altra audience: i proprietari e i donatori. Il fundraising è l’obiettivo predominante, da tacere, di quasi tutti i college e le università e per una buona ragione: anche con il continuo aumento delle rette, ogni anno molte scuole e università non riescono a raggiungere i costi di gestione. Questo significa che i siti internet si prendono un rischio calcolato: pensano che gli studenti troveranno un altro modo per sapere gli orari o lo spostamento dell’esame, ma avranno una sola possibilità di impressionare un potenziale donatore.
Quindi i siti web delle istituzioni scolastiche riempiono le loro pagine con elenchi di premi e slideshow e seppelliscono qualsiasi informazione utilizzabile nelle profondità del sito.
Alcune università però stanno iniziando a strutturare il loro sito molto bene, con progettisti che creano siti internet che mostrano dei profili funzionali della scuola. Ecco degli esempi:
Sanford Brown
Le professioni sanitarie stanno crescendo più del doppio rispetto a tutte le altre categorie lavorative e l’istruzione in ambito sanitario e i relativi programmi di studio si stanno adeguando alla richiesta. SandfordBrown.com è un chiaro esempio di programmi educativi specializzati che lavorano per riempire questa nicchia.
Il sito ha il tradizionale modello del “carousel”, ma intervalla le immagini con informazioni pratiche come ad esempio calcolare l’aiuto finanziario. Uno studente interessato che visita il sito internet capisce immediatamente quello che deve fare per iscriversi oppure è in grado di determinare il costo del percorso di studi e come il corso prepara gli studenti al lavoro sanitario.
Le informazioni sui premi e il testo centrato per i donatori è “below the fold” (cioè quello che sta sotto le parti del sito visibili senza effettuare uno scroll) e credo sia eccezionalmente appropriato: non solo permette di avere le informazioni più pertinenti e utilizzate in cima al sito, ma mostra ai donatori e agli azionisti che la scuola è una istituzione educativa student-centered.
Istituto Superiore di Osteopatia
Questo è tra i rari siti di un’istituzione educativa italiana, di una certa importanza e dimensione, in cui i contenuti iniziali sono centrati su quello che ricercano maggiormente gli studenti futuri.
In cima al sito internet, infatti, non troviamo il classico slideshow autoreferenziale bensì una lavagna con al suo interno tutti quei link che vengono maggiormente ricercati dagli utenti che navigano.
Sul sito www.isoi.it al di sotto della schermata iniziale troviamo una breve presentazione della storia dell’istituto e un nuovo articolo che incentiva gli utenti interessati a partecipare ad un loro Open Day. Questo incentivo avviene sia dalla presenza dell’articolo vero e proprio che dalla presenza di un form di iscrizione presente in Home Page e in tutte le pagine interne del sito.
Recentemente anche l’Università degli Studi di Milano ha aggiornato la propria Home page semplificando un po’ quel dedalo di link e sottomenu nel quale lo studente si doveva districare per trovare le informazioni utili, sopratutto per quanto riguarda le iscrizioni.
Nella nuova Home, come si vede nella foto, Unimi ha aggiunto un box grafico in alto a sinistra proprio dedicato alle matricole, convogliando così in modo immediato e chiaro gli utenti verso una pagina con menu semplificato nella quale si trova l’inizio di un percorso a scelta multipla (vedi foto) che guida l’utente tra le varie possibilità di scelta.
In definitiva vale sempre la regola d’oro: prima di tutto pensare all’utente. Questo è vero soprattutto in Italia, dove è inutile seguire il trend dei siti statunitensi dove la caccia ai donatori è sistemica come si è detto sopra, da noi il fundraising è poca cosa rispetto agli Stati Uniti e perciò non ci sono scuse per cedere al “bello ma poco funzionale”. È importantissimo che un sito di un ente di formazione sia prima di tutto facilmente comprensibile e utile all’utente.