Apprendimento online: futuro o tendenza passeggera?

Online, in presenza o ibrido? Gli studenti post diploma hanno esigenze diverse: offrire tutte le modalità rappresenta un vantaggio

online learning, didattica a distanza
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L’apprendimento online è il futuro dell’istruzione superiore? Oppure è solo una tendenza passeggera?

L’apprendimento online è qui per restare e le scuole post diploma che vogliono prosperare nel futuro devono abbracciare questa realtà e sviluppare strategie di apprendimento online efficaci. Chiudiamo tutte le aule? Assolutamente no. I dati ci fanno capire come gli studenti oggi si aspettino diverse modalità di apprendimento per soddisfare esigenze diverse.

Le iscrizioni in aula, online e parzialmente online hanno raggiunto la parità. Ce lo dice Scott Jeffe in un articolo che descrive alcune statistiche da osservare e monitorare, che segnalano come si sta trasformando il mondo dell’istruzione superiore. Jeffe mette a confronto le diverse tipologie di insegnamento (presenza, full online, e ibrido) in America negli anni 2020 e 2021. Come sappiamo, l’enorme variazione di iscritti tra i corsi  online, ibridi o solo frontali è avvenuta nel 2020 a seguito della pandemia. A quel punto, alcuni esperti si aspettavano che tutto sarebbe tornato alla “normalità” una volta finito il lockdown ma così non è stato: dei quasi 6M che non si sono iscritti a corsi “frontali” nel 2020, ne sono stati recuperati l’anno dopo solo 1.8M.

I dati del 2021 dimostrano come il plateau della domanda, tra chi preferisce lezioni completamente online, parzialmente online, o tutte in classe, sia composto da numeri omogenei per le 3 modalità.

Questo è il motivo per cui molte istituzioni scolastiche, specialmente post diploma, potrebbero riflettere su strategie di crescita che considerino la disponibilità di corsi online non più come un semplice  “nice to have”, ma un “must have”. Allo stesso modo, gli istituti che offrono programmi online ma sono riluttanti a consentire ai propri studenti in classe di iscriversi ad essi, dovranno riconsiderare rapidamente questa politica.

 

Per riflettere su questa tendenza, abbiamo deciso di riportarvi alcuni dati del report “Online College Students Report 2023″ di EducationDynamics.

Questo report, giunto alla sua dodicesima edizione, offre una panoramica dettagliata basata su un sondaggio fatto a 3.000 studenti universitari online negli USA, sia undergraduate sia graduate, e ci può aiutare a tracciare un identikit del tipico studente online e riflettere sulle motivazioni, sulle preferenze e tendenze di apprendimento registrate.

Il report esplora vari aspetti che influenzano chi sono gli studenti online, come lo stato socioeconomico, la disponibilità di tecnologia, l’accesso alle risorse prima dell’università, l’uso dei media e le principali motivazioni per scegliere i corsi online. Da qui possiamo ottenere informazioni preziose per interessare questo target e progettare al meglio corsi e altri servizi dedicati agli studenti universitari online.

 

Identikit: chi sono gli studenti dei corsi online? 

Secondo il report “Online College Students Report 2023” di EducationDynamics, la maggior parte degli studenti online sono giovani e per il 61% del totale sono donne​​. 

La popolazione studentesca è relativamente giovane, con circa il 43% degli studenti universitari online sotto i 25 anni e il 30% degli studenti laureati tra i 30 e i 35 anni​​.

La maggior parte degli studenti universitari online non è sposata. Circa il 60% degli studenti undergraduate è single, così come il 54% degli studenti graduate​​. La presenza di figli varia: quasi la metà degli studenti graduate non ha figli, mentre circa il 40% degli studenti undergraduate non ha bambini sotto i 18 anni che vivono a casa.

Un dato interessante è che il 35% degli studenti online è il primo nella propria famiglia a frequentare il college, mentre il restante 65% proviene da famiglie con una storia di istruzione superiore​​. Il dato incuriosisce perché ci si potrebbe aspettare che chi si iscrive ad un corso online sia il primo in famiglia ad iscriversi ad un’università.

Questi studenti spesso lavorano: il 59% a tempo pieno e il 21% part-time dimostrando un impegno quotidiano significativo.

Molti studenti hanno inoltre una solida storia professionale: il 68% degli studenti undergraduate ha almeno quattro anni di esperienza lavorativa, e addirittura il 72% degli studenti graduate ha almeno tre anni di esperienza.

Gli studenti online risiedono principalmente in aree suburbane (45%) e urbane (32%); solo una minoranza (23%) vive in aree rurali​​. La maggior parte degli studenti sceglie di frequentare istituti all’interno del proprio stato di residenza, con l’82% che rimane nel proprio stato per l’istruzione superiore.

 

Cosa spinge gli studenti a scegliere i corsi online?

Le motivazioni che spingono gli studenti a iscriversi a corsi online variano, ma la maggior parte lo fa per avviare una nuova carriera più in linea con i propri interessi (circa il 26%) o per aumentare le proprie opportunità di guadagno (25%).

In particolare, sono gli studenti laureati quelli spinti dalla necessità di aumentare il proprio stipendio o ottenere promozioni nel loro attuale campo di lavoro.

Le aree di studio più popolari tra gli studenti online includono Business (22%), Salute, Infermieristica e Medicina (19%) e Informatica e IT (17%). Questi settori insieme rappresentano quasi il 60% del mercato degli studenti online.

Gli studenti undergraduate tendono a iscriversi più frequentemente a programmi STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) e a studi sociali, giuridici e criminali, mentre gli studenti graduate sono più orientati verso l’educazione e l’insegnamento​​.

Un fattore chiave per molti studenti online è la modalità di frequenza del corso. La maggioranza preferisce corsi asincroni, che permettono di accedere ai materiali di studio in qualsiasi momento. Circa il 60% degli studenti opta per questa modalità, che offre la massima flessibilità per coloro che devono bilanciare studio e lavoro​​.

Molti studenti online scelgono programmi di studio direttamente correlati al loro attuale lavoro: circa il 40% degli studenti undergraduate e il 51% degli studenti graduate studia un argomento strettamente legato al proprio campo lavorativo, cercando di avanzare nella propria carriera attraverso l’istruzione continua​​.

 

Costi: il fattore determinante nella scelta del corso

Il costo rappresenta il fattore più critico nella scelta dei corsi e la trasparenza di queste informazioni è ancora insufficiente.

Succede spesso che i costi non vengano mostrati o che questa sia un’informazione difficile da ottenere: alcuni servizi, spesso quando di fascia alta, preferiscono non mostrare i prezzi per creare un senso di esclusività e valore percepito più elevato.

Gli studi dimostrano invece che mostrarli può portare a diversi vantaggi come ad esempio:

  • mostrare il prezzo direttamente sul sito contribuisce a costruire fiducia con i potenziali acquirenti, facendo capire che non hai nulla da nascondere;
  • quando i prezzi sono visibili, i potenziali clienti possono decidere subito se il prodotto è alla loro portata. Questo significa che i lead che ti contattano sono già pre-qualificati e più propensi all’acquisto, risparmiando tempo sia a te che a loro;
  • un sito web che fornisce tutte le informazioni necessarie, compresi i prezzi, offre un’esperienza utente migliore e potrebbe quindi formarsi una migliore idea della scuola stessa.

Tornando allo studio, solo il 24% degli studenti trova semplice accedere alle informazioni sui costi generali (fees), e appena il 30% riesce facilmente a trovare informazioni sulle rette universitarie (tuition fees).

Questa lacuna informativa sottolinea quindi la necessità per le istituzioni di migliorare la comunicazione dei prezzi e di facilitare l’accesso a queste informazioni essenziali​​.

L’influenza delle attività di recruiting

Le attività che permettono un contatto diretto tra il personale didattico e gli studenti potenziali sono quelle che si rivelano più efficaci (abbiamo scritto un articolo molto interessante al riguardo: Oltre il digitale: perché gli eventi dal vivo sono ancora essenziali per le scuole).

Gli eventi in persona e online, come campus visits, webinar e tour virtuali, giocano un ruolo predominante anche nel caso che poi i corsi vengano erogati on line.

Lo studio, infatti, riporta che questi contatti diretti influenzano rispettivamente il 38% e il 35% delle decisioni degli studenti. Questi dati evidenziano l’importanza di strategie di engagement proattive e personalizzate per attrarre studenti in un’era digitale​​.

Durata del processo di scelta dell’Università

Il tempo che uno studente dedica alla ricerca e alla scelta del corso e dell’università può variare notevolmente, ma il processo di selezione si conclude in genere (59%) entro due mesi.

La percentuale più alta degli studenti online, il 27%, ha impiegato da uno a due mesi per scegliere una scuola. Un altro 22% ha impiegato da una a quattro settimane per scegliere una scuola.

Nel frattempo, un numero significativo di studenti, il 42%, ha impiegato tre o più mesi per scegliere una scuola e addirittura il 14% ha condotto ricerche che sono durate più di sei mesi.

Il ruolo dei motori di ricerca e dei social media

Il 70% degli studenti inizia la ricerca di programmi online tramite il sito web delle università o i motori di ricerca, dimostrando l’importanza critica di una forte presenza online.

Inoltre, i social media si rivelano un touchpoint importante, sebbene il 27% degli studenti non utilizzi questi strumenti per informarsi sulle scuole.

Conclusioni: verso un futuro informato e accessibile

Per rimanere competitive e soddisfare le esigenze degli studenti di oggi, le scuole post diploma devono adottare un approccio olistico, che riesca ad adattarsi alle esigenze delle nuove generazioni e delle nuove abitudini ormai consolidate rispetto alla fruizione di formazione da remoto.

Ciò significa offrire una varietà di opzioni di apprendimento flessibili, tra cui corsi completamente online, ibridi e in aula, e abbracciare quindi la tecnologia come strumento didattico essenziale.

Per sfruttare al meglio questo panorama in evoluzione, le scuole post diploma devono sviluppare strategie di apprendimento online solide e innovative.

Ciò include la creazione di corsi di alta qualità, l’assunzione di docenti esperti nell’insegnamento online e l’utilizzo di tecnologie didattiche all’avanguardia.

I risultati dello studio offrono spunti preziosi per attrarre una nuova generazione di studenti. La flessibilità è la chiave, ma non basta. I futuri studenti cercano trasparenza e accessibilità. Rendere le informazioni accessibili e trasparenti non è solo una buona pratica, è un atto di rispetto verso gli studenti.

 

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Matteo Favini

Socio fondatore e consulente senior di Education Marketing Italia.

Mi occupo di Strategia di Marketing, analisi dei dati e progettazione di servizi digitali innovativi per le realtà scolastiche.

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