Social advertising per le scuole: differenze tra il “fai-da-te” e il supporto di un Adv Specialist

Scuole e università possono migliorare le iscrizioni con l’advertising sui social, in particolare su Meta. Ma quando conviene affidarsi ad uno specialista, piuttosto che ricorrere al fai-da-te?

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Il digital marketing è diventato un elemento fondamentale per scuole e università che desiderano, ad esempio, promuovere open day e aumentare le iscrizioni. Tutti i social media (Facebook, Instagram, Linkedin, TikTok) offrono strumenti potenti per raggiungere questi obiettivi perchè consentono di raggiungere il proprio target in modo molto più preciso e costante. Tuttavia, la gestione efficace di queste piattaforme può essere complessa, soprattutto per chi non ha una formazione specifica in marketing e gestione dei social media. In questo articolo, esploreremo le differenze tra il “fai-da-te” e il supporto di un adv specialist, per aiutare i decisori scolastici a compiere valutazioni informate.

 

Utilizzo organico dei social media vs Paid Advertising

Prima di approfondire le strategie pubblicitarie, è cruciale capire la distinzione tra l’uso organico (cioè non a pagamento) dei social media e il paid advertising.

Social media organici per costruire e coltivare il senso di community

L’uso organico implica la creazione di contenuti per attrarre e coinvolgere il pubblico. Questo può includere post su Facebook, Instagram, Linkedin, TikTok, stories e video. I vantaggi dell’uso organico sono evidenti: è gratuito e può aiutare a costruire una community autentica attorno alla scuola o all’università (Leggi: L’importanza delle community: 3 motivi fondamentali). Per una gestione efficace dei social media, vi suggeriamo di approfondire i concetti di piano e calendario editoriale e di leggere il nostro articolo con 7 consigli per ottimizzare il lavoro di ideazione, realizzazione, pubblicazione e monitoraggio dei contenuti.

Tuttavia, la visibilità organica dei contenuti è limitata dagli algoritmi delle piattaforme, rendendo lento e difficile raggiungere un vasto pubblico senza investire in pubblicità a pagamento.

 

Il paid advertising, invece, consente di aumentare significativamente la copertura (numero di utenti raggiunti) e l’engagement (numero di interazioni) dei contenuti. Attraverso campagne mirate, è possibile raggiungere un pubblico specifico e potenzialmente aumentare, ad esempio, le iscrizioni e la partecipazione agli open day. Il paid advertising offre numerosi vantaggi:

  • Targeting preciso: consente di definire con precisione il pubblico in base a età, interessi, comportamenti e geolocalizzazione.
  • Maggiore visibilità: garantisce che i contenuti raggiungano un numero maggiore di persone, superando le limitazioni degli algoritmi organici.
  • Misurazione dei risultati: offre strumenti avanzati per monitorare e analizzare le performance delle campagne, consentendo di modificare in corso la strategia e di lavorare per rendere sempre più efficaci le inserzioni.

Per approfondire:

Vantaggi e limiti dell’advertising “fai-da-te”

Gestire le campagne pubblicitarie autonomamente può sembrare un’opzione economica e immediata. Facebook e Instagram, ad esempio, offrono effettivamente strumenti user-friendly per “mettere in evidenza/promuovere i post”, che permettono di sponsorizzare rapidamente i contenuti, a partire da un post pubblicato organicamente, decidendo il budget da investire e impostando qualche variabile sul pubblico destinatario delle inserzioni. È una modalità, quindi, che mostra alcuni vantaggi significativi, soprattutto in situazioni in cui non si ha a disposizione la possibilità di avere internamente o acquisire esternamente le competenze di uno specialist:

  • Costi inferiori: non è necessario pagare un professionista, il che può sembrare una soluzione più economica.
  • Immediata disponibilità: puoi avviare una campagna rapidamente, senza dover aspettare i tempi di coinvolgimento di una persona magari esterna, che avrà bisogno di tempi per analizzare e comprendere la realtà scolastica e gli obiettivi per costruire una campagna efficace.

Tuttavia, questa opzione presenta chiaramente anche dei limiti:

  • Mancanza di strategia: senza una strategia ben definita, si rischia di sprecare budget senza ottenere risultati significativi. Ad esempio, potresti non sapere quale formato di annuncio funziona meglio per il tuo pubblico o quale messaggio sia più efficace.
  • Targeting superficiale: le opzioni di targeting avanzato sono spesso sottoutilizzate, limitando l’efficacia delle campagne. Ad esempio, potresti non sfruttare appieno le capacità di retargeting o la creazione di pubblici simili o personalizzati, basati sui comportamenti precedenti degli utenti nei confronti del tuo sito web o social media.
  • Assenza di ottimizzazione: senza l’uso di strumenti professionali, è difficile ottimizzare le campagne per ridurre il costo per risultato. Potresti non essere in grado di condurre test A/B efficaci o di monitorare correttamente le metriche di performance.

 

Risorse utili

Per chi desidera approfondire e gestire le campagne in modo autonomo, ogni social offre diverse risorse gratuite. Queste guide forniscono istruzioni dettagliate su come utilizzare gli strumenti di advertising di Facebook, Instagram, Linkedin e TikTok:

 

Il ruolo di un Adv Specialist

Affidarsi a un adv specialist può trasformare l’approccio al digital advertising. Ecco cosa può fare un professionista per migliorare le tue campagne:

Strategia personalizzata

Un esperto analizza gli obiettivi della scuola, creando una strategia su misura per, ad esempio, promuovere gli open day. Questo include la definizione del pubblico target, la scelta dei formati di annuncio più adatti e la pianificazione di una sequenza di campagne che guidano gli utenti lungo il funnel di marketing.

Uso avanzato degli strumenti su ciascuna piattaforma

Un adv specialist sfrutta tutte le funzionalità, per fare un esempio, di Meta Ads Manager, creando campagne complesse con gruppi di inserzioni e test A/B per identificare le varianti più performanti. Questo include l’uso di strumenti avanzati come il Pixel di Facebook per tracciare le azioni degli utenti sul sito web della scuola e creare pubblici di remarketing.

Ottimizzazione del budget

Attraverso un’attenta analisi delle metriche chiave (KPI) come il CTR, il costo per lead e Thru-Play per i video, un professionista può ottimizzare le campagne per ottenere il massimo rendimento dal budget disponibile. Ad esempio, potrebbe individuare che un certo tipo di annuncio video ha un costo per visualizzazione inferiore e regolare il budget di conseguenza.

 

Un esempio di campagna efficace

Immaginiamo una campagna per promuovere un open day:

  • Fase di Awareness: partiamo dalla creazione di un video coinvolgente che presenta la scuola o l’università. Il video potrebbe mostrare le strutture, le attività extracurriculari e le testimonianze degli studenti. A quel punto creiamo una campagna con l’utilizzo della metrica Thru-Play per misurare il tempo di visualizzazione e creare un pubblico personalizzato basato su chi ha guardato almeno il 50% del video, a dimostrazione di un reale interesse da parte dell’utente.
  • Fase di considerazione: facciamo retargeting del pubblico personalizzato creato nella fase di awareness con annunci che forniscono informazioni più dettagliate sull’open day, come il programma degli eventi e i vantaggi di partecipare.
  • Fase di conversione: utilizziamo annunci di lead generation per raccogliere registrazioni per l’open day. Questi annunci possono includere un modulo integrato che consente agli utenti di iscriversi senza lasciare Facebook o Instagram.

 

Metriche da monitorare

Per valutare il successo delle campagne, è essenziale monitorare alcune metriche chiave:

  • Click-Through Rate (CTR): indica la percentuale di persone che cliccano sull’annuncio rispetto al numero di visualizzazioni. Un alto CTR suggerisce che l’annuncio è rilevante e interessante per il pubblico.
  • Costo per lead: misura quanto costa acquisire un nuovo contatto interessato. Questo è particolarmente importante per campagne di lead generation.
  • Thru-Play: utilizzato per i video, indica quante persone hanno guardato almeno 15 secondi del video o fino alla fine, se il video è più breve. Un alto Thru-Play indica un video coinvolgente che mantiene l’attenzione degli spettatori.

 

Quindi, quale opzione è migliore per la scuola?

Sia che si scelga di gestire le campagne pubblicitarie internamente o di affidarsi a un adv specialist, l’importante è avere una strategia chiara e monitorare attentamente le performance. Il digital advertising sui social offre enormi potenzialità per scuole e università, e sfruttarlo al meglio può fare la differenza nel raggiungimento degli obiettivi di marketing. Con una combinazione di contenuti organici e paid advertising ben pianificati, è possibile attrarre nuovi studenti e promuovere efficacemente eventi come gli open day.

Implementare una strategia di marketing digitale efficace richiede tempo e competenze, ma i risultati possono giustificare l’investimento. Laddove possibile, collaborare con un adv specialist può offrire sicuramente un vantaggio competitivo, aumentando significativamente la probabilità che ogni euro speso in pubblicità contribuisca a raggiungere gli obiettivi prefissati, evitando sprechi di risorse.

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Valeria Alinei

Professionista nel campo del Marketing e della Comunicazione. Grazie ad un background accademico internazionale, ha svolto ricerche in merito all’applicazione del marketing al settore dell’istruzione, a partire dal lavoro di Tesi magistrale dal titolo “Higher Education Marketing a supporto dell’internazionalizzazione delle Università”, che le è valso una Menzione Speciale da parte dell’AICUN - Associazione Italiana Comunicatori d’Università.

Ha collaborato con l’Ufficio Marketing dell’Università Cattolica di Milano ed è - dal 2016 - una firma stabile del blog di Education Marketing Italia.

Nel dicembre 2019 ha pubblicato con la McGraw-Hill il suo primo libro dal titolo "Education marketing. Strategie e strumenti per comunicare il valore nel mondo dell'istruzione".

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