L’inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) e Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), rappresenta uno degli obiettivi principali della scuola contemporanea, per garantire a tutti gli studenti pari opportunità di apprendimento. Un apprendimento personalizzato si realizza attraverso strategie didattiche mirate e personalizzate, che permettano di raggiungere obiettivi di conoscenza diversi tramite metodologie appropriate.
Qual è la differenza tra BES e DSA?
Spesso le due sigle possono essere confuse, anche in considerazione del fatto che gli alunni DSA rientrano sempre anche nella categoria BES, ma non il contrario.
I bisogni educativi speciali (BES), individuati dalla Circolare Ministeriale 2012, riguardano gli studenti che necessitano di particolari attenzioni durante il percorso formativo. Si tratta di condizioni di svantaggio che possono rendere difficoltoso l’apprendimento, e che richiede quindi di una didattica adeguata.
Le problematiche riconosciute sono molteplici:
- disabilità motorie e cognitive, certificate dal Sistema Sanitario Nazionale (legge 104/92);
- disturbi evolutivi, come il disturbo da deficit di attenzione (ADHD), autismo e funzionamento intellettivo limitato. Anche in questo caso i disturbi devono essere certificati da medici specialisti;
- svantaggio socio-economico-culturale-linguistico, che riguarda disturbi legati al contesto, come ad esempio una non idonea conoscenza della lingua italiana, problematiche familiari e sociali;
- capacità di studenti plusdotati, che evidenziano un alto potenziale cognitivo.
Nei casi in cui non sia necessaria una certificazione medica, è compito della scuola far emergere tali difficoltà.
Gli studenti che presentano disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), (legge 170/2010), presentano delle difficoltà obbligatoriamente certificate da specialisti, quali:
- dislessia
- disortografia
- disgrafia
- discalculia
La didattica inclusiva
La didattica inclusiva mira a creare delle soluzioni personalizzate che garantiscono eque possibilità di apprendimento, valorizzando le peculiarità individuali. Tra i principali obiettivi della didattica inclusiva troviamo:
- la valorizzazione di stili di apprendimento differenti, sfruttando i punti di forza degli studenti
- lo sviluppo dell’autostima degli alunno
- facilitare l’apprendimento, rendendolo interattivo
- creare opportunità di dialogo e collaborazione
Le tecniche e i metodi più efficaci da sfruttare per promuovere un’efficace inclusione degli alunni BES e DSA in classe, sono molteplici, e riguardano aspetti diversi della didattica: dal materiale utilizzato, al rapporto con l’alunno e con la famiglia.
Per ogni alunno che presenta difficoltà deve essere redatto un PDP (Piano Didattico Personalizzato): uno strumento che definisce le strategie didattiche, gli strumenti compensativi e le misure dispensative da adottare per l’alunno.
Strumenti compensativi e misure dispensative
Tra le tecniche e gli strumenti da utilizzare per facilitare l’apprendimento di fronte alle difficoltà sopra descritte, si ricorre a due tipologie di misure: le misure compensative e le misure dispensative. Questi strumenti consentono agli studenti BES e DSA di apprendere in modo più efficace, riducendo il differenziale con i compagni e valorizzando le loro abilità.
Le misure compensative sono volte a sostituire o compensare, appunto, le difficoltà dell’alunno, aiutandolo ad aggirare l’ostacolo. Tra le tecniche più utilizzate, possiamo individuare:
- sintesi vocale, per la lettura automatica di un testo digitale
- audiolibri ed ebook
- software di videoscrittura con correttore ortografico
- riconoscimento ottico di caratteri, che permette di scansionare testi cartacei trasformandoli in digitali
- software di riconoscimento vocale, per trascrivere digitalmente un testo
- software per la creazione di mappe concettuali
- mappe concettuali cartacee
- traduttori digitali
- piattaforme di e-learning per ripassi personalizzati e materiali accessibili
Le misure dispensative, invece, mirano ad esonerare da specifiche attività l’alunno, come ad esempio:
- esenzione dallo scrivere a mano nel caso di disgrafia
- esenzione dalla lettura ad alta voce in classe
- riduzione del numero di esercizi scritti
- possibilità di svolgere verifiche orali al posto di quelle scritte
Approccio motivazionale e clima inclusivo
Creare un ambiente motivante è essenziale per il successo degli alunni BES e DSA. Alcuni suggerimenti includono:
- rinforzi positivi e gratificazioni per i progressi raggiunti
- strategie per aumentare l’autostima, come il tutoring tra pari
- coinvolgimento attivo dello studente nel proprio percorso di apprendimento
Un ambiente inclusivo deve garantire una valutazione equa e un supporto psicologico adeguato, che contempli una valutazione formativa, che non si limiti al voto numerico, ma monitori eventuali progressi.
Formazione e collaborazione tra docenti e famiglie
Un lavoro di squadra tra insegnanti, specialisti e genitori permette di rispondere meglio alle esigenze degli alunni. È utile:
- partecipare a corsi di formazione su BES e DSA
- organizzare incontri periodici con le famiglie per monitorare i progressi
- condividere strategie efficaci tra colleghi per migliorare la didattica inclusiva
Metodi di insegnamento inclusivi
L’adozione di metodi didattici innovativi aiuta a rendere l’apprendimento più accessibile e stimolante per tutti gli studenti. Ecco alcuni esempi:
- Cooperative Learning, lavoro di gruppo in cui gli studenti si aiutano reciprocamente;
- Flipped Classroom, gli alunni studiano i materiali prima della lezione per essere preparati durante la spiegazione in classe, fungendo da “insegnanti” e riportando ciò che hanno appreso;
- Gamification, utilizzo di giochi didattici per rendere l’apprendimento più coinvolgente;
- Uso delle tecnologie digitali, LIM, tablet e app educative per supportare la didattica.
Inoltre, è opportuno personalizzare la didattica, per andare incontro alle esigenze specifiche di ogni alunno, adottando un approccio flessibile, che prenda in considerazione una didattica innovativa, come:
- Apprendimento multisensoriale, realizzato tramite l’utilizzo di immagini, suoni, movimento e schemi visivi per facilitare la comprensione;
- Didattica laboratoriale, per favorire attività pratiche funzionali alla stimolazione e il coinvolgimento attivo degli studenti;
- Mappe concettuali e mentali, che aiutino nella comprensione e nella memorizzazione dei concetti grazie alla rappresentazione visiva delle informazioni.
L’inclusione degli alunni BES e DSA richiede un impegno costante e una didattica flessibile. Adottando strategie personalizzate, strumenti adeguati e metodologie innovative, è possibile creare una scuola realmente inclusiva, in cui ogni studente possa sviluppare al meglio il proprio potenziale.