Tutte le scuole si stanno cimentando con la Didattica a Distanza o Integrata. Il personale docente e gli educatori si sforzano e si reinventano continuamente per non lasciare soli gli studenti e cercare di portare avanti i programmi formativi al meglio. Ma come continuare a migliorarsi e ad avere nuove idee? Ecco una guida per accompagnarvi nella costruzione di lezioni innovative e coinvolgenti utile sia a chi deve iniziare da zero, sia a chi vuole avere nuovi suggerimenti per stimolare la propria creatività.
La tecnologia si è resa indispensabile vista la la chiusura totale o parziale delle scuole indetta a fronte dell’emergenza sanitaria. Se da un lato può essere difficile restare aggiornati e acquisire dimestichezza con l’uso di strumenti digitali, questo momento rappresenta anche un’occasione per provare a mettersi in gioco.
Software di video conferenza, registri digitali, applicazioni di condivisione per i compiti e i materiali di studio, video animati e interattivi sono ormai all’ordine del giorno tra insegnanti e alunni. Ma quanti di voi sanno montare un video per una videolezione? Avevate pensato di utilizzare dei podcast? E quanti hanno mai sperimentato la realtà aumentata in classe?
STEP 1: Creare un ambiente di condivisione
Attraverso piattaforme digitali alunni e professori possono creare, caricare e condividere materiali come documenti word, video, audio. Si possono assegnare e valutare compiti e incarichi in modalità on line e in condivisione con gli studenti.
La maggior parte delle scuole usano Google Classroom (potete cominciare da questo articolo per farvi un’idea delle potenzialità messe a disposizione). Altre piattafrome in uso sono Blackboard, scelta ad esempio dall’Università Cattolica di Milano, edMondo, un ambiente digitale 3D online riservato a studenti e docenti nato da un iniziativa di INDIRE e parte del progetto Didattica Immersiva, o WeSchool un’idea tutta italiana nata dal trentenne Marco De Rossi.
Scegliete un luogo digitale, che sia tra quelli che vi suggeriamo, o che ne abbiate altri, invitate gli studenti ad accedervi e assicuratevi che tutti riescano nell’operazione.
STEP 2: Ispirarsi
I programmi didattici sono definiti, ma il modo in cui alcuni argomenti possono essere affrontati o approfonditi può avere margini di personalizzazione e qui la creatività e l’ingegno personale vengono messi alla prova. Ogni docente conosce le sue classi e di conseguenza il modo migliore per approcciarsi, così come avrà una lista di siti web da cui prendere spunti.
Ecco anche da noi qualche idea per ispirarvi.
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- Interessante e facile da consultare è il sito web messo a disposizione da Mondadori, MondadoriEducation, con centinaia di contenuti digitali liberamente scaricabili dedicati ai docenti delle scuole secondare di primo e secondo grado suddivisi per ordine scolastico e per materia e consultabili liberamente, senza alcuna registrazione.
Lezioni nelle cuffie con i podcast didattici
- Maturadio è un programma di podcast didattici promosso dal Ministero dell’Istruzione in collaborazione con l’Istituto Treccani e Rai Radio3 disponibile anche su Spotify. Si tratta di un contenitore con oltre 250 lezioni divise in 10 discipline (Storia, Scienze, Storia dell’Arte, Italiano, Filosofia, Greco, Latino, Matematica, Fisica e Inglese) utili in particolar modo agli studenti che devono sostenere gli Esami finali del secondo ciclo.
In gita al museo
- Le gite scolastiche sono sospese? Niente panico, a qualcosa si può porre rimedio: la digitalizzazione dei contenuti dei Beni Culturali permette la visita di un museo o di un sito archeologico anche a migliaia di chilometri di distanza. Perchè allora non fare visita alla Pinacoteca di Brera? Oppure fare un salto ai Musei Vaticani di Roma e fare un tour virtuale del giardino del Museo (da questo link) e della Cappella Sistina (qui). Et voilà, anche il Louvre a Parigi offre visite guidate gratuite online su mostre dedicate all’antichità egizia e permette uno sguardo a 360 gradi del suo interno (questo il link).
In questo articolo di GreenMe e questo di GocceDiPerle potete trovare l’elenco di molti altri. - Anche Smithsonian Open Access ha reso disponibile e scaricabile da tutti sui propri dispositivi l’immenso patrimonio dei suoi musei. Ogni utente può creare le proprie esperienze di apprendimento interattivo oppure ispirarsi agli esempi realizzati da insegnanti ed esperti per poi collaborare e confrontarsi con altri insegnanti e studenti.
Compiti a casa? Si, ma sul divano
- Segnaliamo infine l’iniziativa Lezioni sul sofà, nata agli albori dell’emergenza sanitaria in Italia. Matteo Corradini e Andrea Valente, scrittori premiati per i libri dedicati al mondo dell’infanzia, con l’aiuto di colleghi e amici hanno messo a disposizione i loro racconti per aiutare bambini e ragazzi a sconfiggere le paure in un momento in cui lo sconforto potrebbero avere il sopravvento, così la quotidianità è più normale e confortante. Ideale per le famiglie, di ispirazione anche per gli insegnanti.
STEP 3: Creare
Creare video
- Il Video Editor di Youtube è uno strumento gratuito (occorre possedere un account Google) che presenta tutte le caratteristiche per realizzare facilmente una video lezione. È possibile tagliare i video, aggiungere link, inserire del testo esplicativo e inserire risorse multimediali (qui un Video Tutorial per l’utilizzo di Editor di YouTube).
- Playposit ha la particolarità di poter creare video lezioni aggiungendo a un video, anche preso da YouTube o Vimeo, aggiungendo diverse tipologie di domande in uno specifico momento del video. In questo modo gli studenti, per andare avanti nella visione, dovranno rispondere ai quesiti nel momento in cui verranno visualizzati. È possibile poi anche aggiungere tabelle, link, immagini, audio clip ed incorporare oggetti (qui un Video Tutorial per l’utilizzo di Playposit: Parte 1, Parte 2).
- Screencast-o-matic è una delle applicazioni più famose tra gli insegnanti. È ideale per lo screencast (ovvero la registrazione di tutto ciò che succede sullo schermo del proprio computer) anche se purtroppo la versione free consente 15 minuti di video registrazione. Il software è ideale per registrare video tutorial, creare e progettare lezioni online e creare video dimostrativi. Un altro punto di forza è la possibilità di acquisizione tramite webcam in contemporanea o esclusiva con il display (qui un Video Tutorial per l’utilizzo di Screencast-o-matic).
Creare contenuti di realtà aumentata e virtuale
Se siete insegnanti tecnologicamente temerari perché non mettervi alla prova sperimentando soluzioni di realtà aumentata e virtuale? Vi piacerebbe ma non sapete da dove iniziare? Ecco qui un tutorial per guidarvi alla scoperta di questo mondo. Se invece siete pronti per partire in quarta, ecco un elenco di azioni pratiche e strumenti utili per cominciare a sperimentare AR e VR partendo da contenuti già disponibili oppure costruendoli su misura.
Consigli di metodo: come usare principi dello storytelling
Essendo i contenuti vasti ed eterogenei, la prima cosa da fare è focalizzare le informazioni che si ritiene possano essere interessanti e pertinenti da approfondire. A seconda dei temi individuati e della progettazione didattica che si è deciso di perseguire, si può passare alla ricerca o alla creazione stessa dei contenuti. Potrebbe essere utile prendere appunti attraverso mappe mentali per organizzare i pensieri e cominciare a individuare logiche e strutture narrative e veicolare i contenuti seguendo i principi dello storytelling, una tecnica di lezione frontale degli insegnanti per trasmettere i contenuti delle lezioni.
Come reagiscono i ragazzi alle sperimentazioni?
In alcune scuole la pratica delle video lezioni in questi giorni ormai è prassi, come ad esempio all’Istituto “Tosi” di Busto Arsizio: “Gli studenti si sono mostrati interessati ed entusiasti” dichiara la dirigente Amanda Ferrario per Orizzonte Scuola “alcuni erano in ciabatte, altri con la maglietta, qualcuno in cucina, si vedevano i piatti alle loro spalle. Al di là di questo aspetto, peraltro molto simpatico, aprire la scuola e continuare a far lezione è stata una scelta etica e anche un messaggio di serietà verso i nostri ragazzi ai quali va fatto capire che le cose hanno un valore“.