Programmare per abilità e non per contenuti: una nuova visione educativa

Valorizzare le abilità degli alunni in virtù del mercato del lavoro, che richiede persone formate, non solo dal punto di vista teorico

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Negli ultimi anni, il sistema educativo ha mostrato un chiaro cambiamento di prospettiva: si è passati dalla tradizionale valutazione delle conoscenze alla valutazione delle abilità degli studenti. Questa transizione riflette una visione più dinamica e orientata al futuro dell’apprendimento, che risponde meglio alle sfide della società contemporanea e del mondo del lavoro in continua evoluzione. L’approccio che privilegia le abilità, infatti, mette al centro dell’attenzione lo sviluppo di capacità trasversali che preparano gli studenti per il mondo reale, in continua evoluzione.

 

Differenza tra contenuti e abilità

In passato l’obiettivo della scuola era di trasmettere conoscenze per formare un bagaglio culturale per il futuro. Le conoscenze venivano valutate tramite dei momenti di verifica, scritte e orali, che richiedevano di riportare ciò che era stato appreso. Il tradizionale approccio didattico si basa, in sostanza, su un elenco dettagliato di argomenti che devono essere insegnati e appresi. Questo metodo, utile per fornire una solida base teorica, rischia di trasformarsi in un semplice accumulo di informazioni, spesso dimenticate dopo un breve periodo.

Per tale motivo, recentemente, ci si orienta verso una programmazione per abilità, (approfondisci la differenza  tra programmazione e progettazione), che si concentra su competenze trasferibili, come il pensiero critico, la risoluzione dei problemi, la collaborazione, la creatività e la capacità di apprendere autonomamente. Le abilità consistono proprio nelle capacità personali di applicare concretamente le conoscenze apprese. Queste abilità non solo aiutano a comprendere meglio i contenuti, ma rendono anche gli studenti più flessibili e pronti ad affrontare nuove sfide. Tale approccio di programmazione considera l’alunno nella sua totalità, in quanto persona, e non solo allievo.

Ciò che si propone la scuola è di formare un individuo per la vita. A tal proposito, l’attuale sistema normativo scolastico prevede il rilascio di una certificazione delle competenze, da parte del consiglio di classe, al termine dell’Esame di Stato, redatta secondo le indicazioni nazionali ed europee.

 

Perché programmare per abilità?

Il mondo del lavoro contemporaneo richiede capacità che vanno oltre la semplice memorizzazione. I rapidi cambiamenti tecnologici e sociali rendono obsolete molte informazioni in tempi brevi. In questo contesto, è essenziale che gli studenti siano in grado di:

  • Adattarsi al cambiamento, sviluppando capacità di apprendimento continuo. Il mercato del lavoro richiede sempre più competenze trasversali, come la collaborazione, la comunicazione efficace e l’adattabilità;
  • Pensare criticamente, per analizzare informazioni complesse e prendere decisioni informate. Le abilità come il pensiero critico, la creatività e la capacità di risolvere problemi sono diventate priorità assolute nel mondo attuale. La scuola mira a formare cittadini capaci di analizzare situazioni complesse, prendere decisioni informate e sviluppare soluzioni innovative. Valutare le abilità consente di comprendere quanto uno studente sia effettivamente pronto ad affrontare sfide reali, al di là della semplice riproduzione di nozioni apprese;
  • Collaborare efficacemente, in ambienti di lavoro sempre più interconnessi, nel quale le competenze tecnologiche e digitali sono essenziali. Questo approccio favorisce l’adozione consapevole della tecnologia per preparare gli studenti ai futuri ruoli lavorativi sempre più legati all’innovazione tecnologica.

 

I vantaggi della programmazione per abilità

Un approccio che predilige le competenze, permette di realizzare con maggiore facilità un apprendimento personalizzato e continuo. La focalizzazione sulle abilità supporta un apprendimento in cui ogni studente viene guidato nel proprio percorso unico di crescita. Le abilità, infatti, sono spesso il risultato di esperienze pratiche, progetti collaborativi e attività interdisciplinari, che promuovono un apprendimento più profondo e duraturo.

Inoltre, un approccio per abilità consente di migliorare l’inclusione e la valorizzazione della diversità. Valutare le competenze permette di riconoscere e valorizzare i talenti e le potenzialità individuali di ciascuno studente. Non tutti eccellono nella memorizzazione, ma molti studenti dimostrano doti eccezionali nella creatività, nella leadership, nella capacità di collaborazione o nella risoluzione di problemi pratici.

 

Come implementare l’approccio basato sulle abilità

In una programmazione focalizzata sulle abilità, si deve tenere conto di alcuni aspetti fondamentali:

  • Progettazione del curriculum: anziché iniziare con una lista di contenuti, gli insegnanti dovrebbero partire da una serie di abilità chiave che vogliono sviluppare negli studenti. I contenuti diventeranno, poi, uno strumento per esercitare queste abilità;
  • Valutazione delle competenze: le tradizionali verifiche basate su domande a risposta chiusa possono essere integrate o sostituite da prove pratiche, progetti di gruppo, dibattiti e presentazioni orali, che permettono di osservare l’applicazione concreta delle competenze;
  • Apprendimento attivo: è importante promuovere metodi che mettano gli studenti al centro del processo di apprendimento, come il problem-based learning (PBL), la flipped classroom e le simulazioni.

 

Esempi pratici di applicazione

Ecco alcuni esempi di applicazione di una programmazione per abilità, per specifiche discipline, da cui prendere spunto:

  • Matematica: invece di limitarsi a insegnare formule, si può lavorare su problemi pratici che richiedono il ragionamento logico e la collaborazione per essere risolti;
  • Storia: oltre alla memorizzazione di date ed eventi, gli studenti possono analizzare fonti storiche e costruire narrazioni proprie, sviluppando pensiero critico e capacità di ricerca:
  • Scienze: attraverso esperimenti e progetti, gli allievi possono affinare la loro abilità di osservazione, analisi e formulazione di ipotesi.

La scelta della scuola di dare priorità alla valutazione delle abilità rispetto alle conoscenze rappresenta una risposta alle trasformazioni della società moderna. Questo approccio mira a formare individui flessibili, consapevoli e pronti ad affrontare le sfide del futuro, garantendo un apprendimento che non si limita all’aula, ma si estende a tutti gli ambiti della vita.

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Ilenia Valleriani

Ho conseguito con lode la laurea specialistica in Comunicazione d’Impresa, successivamente alla laurea triennale in Scienze della Comunicazione, presso l’Università La Sapienza di Roma.

Insegnante nella scuola superiore di secondo grado, dal 2017 ho iniziato l’attività di content writer, in particolare sui temi del marketing e della comunicazione, per seguire la passione che coltivo sin da bambina: la scrittura.

Da luglio 2021 collaboro con il blog di Education Marketing Italia.

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