Insegnare l’educazione allo sviluppo sostenibile ambientale a scuola

Applicare il tema della sostenibilità nelle lezioni a scuola è necessario: non solo per il futuro del pianeta, ma anche perché richiesto dalle disposizioni europee

sostenibilità ambientale a scuola
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Applicare il tema della sostenibilità alle lezioni scolastiche può essere un modo efficace per educare i futuri cittadini adulti sull’importanza della cura dell’ambiente e della gestione responsabile delle risorse. L’educazione alla sostenibilità è una necessità imprescindibile per preparare le nuove generazioni ad affrontare le sfide del futuro: l’emergenza climatica ci obbliga ad una immediata presa di coscienza, sul presente e sul futuro.

Attraverso un approccio interdisciplinare, attività pratiche e progetti coinvolgenti, le scuole possono svolgere un ruolo cruciale nella costruzione di un mondo più sostenibile e giusto. Investire nell’educazione alla sostenibilità significa investire nel futuro del nostro pianeta e delle generazioni che verranno.

 

Cosa si intende per sviluppo sostenibile

Il termine è stato introdotto nel 1987 dalla Commissione Mondiale sull’ambiente e lo sviluppo dell’ONU. Nel Rapporto Brundtland, “Our common future”, si parla di uno sviluppo sostenibile che “soddisfi le necessità delle attuali generazioni senza compromettere le capacità delle future generazioni di soddisfare le proprie”.

Secondo la Strategia dell’Unione Europea per lo sviluppo sostenibile, il tema investe tre diversi livelli, interdipendenti tra loro:

  1. Livello economico, che concerne la capacità del sistema economico di produrre reddito e lavoro in maniera duratura
  2. Livello ambientale, ossia la tutela dell’ecosistema e il rinnovamento delle risorse naturali
  3. Livello sociale, rivolto a garantire eque condizioni di benessere umano

 

Introdurre lo sviluppo sostenibile ambientale a scuola

La scuola ha un ruolo primario nel fornire ai ragazzi le conoscenze per gestire al meglio l’ambiente circostante e sensibilizzare nei confronti della preservazione delle risorse naturali.

Come si legge nel sito del Miur, la scuola è infatti il primo istituto per sostenere l’Agenda 2030, nella quale sono specificati i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile da raggiungere entro i prossimi 6 anni. Il Ministero ha inviato delle Linee Guida per lo studio dell’Educazione Civica (obbligatoria dall’anno scolastico 2020-2021), suddivisa in tre tematiche: oltre allo sviluppo sostenibile, troviamo Costituzione e cittadinanza digitale.

Il documento ha individuato gli obiettivi che la scuola deve perseguire nell’area dell’apprendimento dell’educazione sostenibile:

  • Rafforzare nei ragazzi il rapporto con l’ambiente, con le risorse e con le diversità naturali e socio-culturali del territorio
  • Trasmettere la complessità e l’interdipendenza delle sfide globali per poter agire consapevolmente nella vita quotidiana e promuovere la transizione sostenibile
  • Insegnare a valutare criticamente i comportamenti, individuali e collettivi, e a saper riconoscere le esperienze virtuose e il reale contributo dell’innovazione e della tecnologia

Nel documento si legge che l’educazione alla sostenibilità deve avere specifiche caratteristiche:

  • Interdisciplinarità, lo sviluppo sostenibile non riguarda una singola materia scolastica, bensì deve inserirsi nell’intero programma didattico ed essere trasversale nell’apprendimento
  • Acquisizione di valori, l’educazione alla sostenibilità dovrebbe puntare a far comprendere ed introiettare alcuni valori incentrati sullo sviluppo sostenibile, non semplicemente a trasmettere nozioni
  • Sviluppo del pensiero critico e ricerca della risoluzione dei problemi, i giovani dovrebbero acquisire maggiore consapevolezza di sé stessi in relazione allo sviluppo sostenibile ed applicare i valori acquisiti nella propria vita
  • Molteplicità delle metodologie, è necessario utilizzare metodologie didattiche innovative e materiali multimediali
  • Decisioni condivise e partecipate, gli studenti devono essere invitati a partecipare attivamente alla programmazione dell’apprendimento, non è sufficiente il tradizionale metodo trasmissivo
  • Importanza del contesto locale, l’attenzione alle problematiche locali è finalizzata alla comprensione di questioni globali

 

Idee per studiare la sostenibilità materia per materia

Vediamo, nelle singole discipline, come può essere introdotto il tema della sostenibilità:

  • Biologia: studiare gli ecosistemi, la biodiversità e gli impatti dell’inquinamento, attraverso progetti pratici come la creazione di un orto scolastico o l’analisi della qualità dell’acqua locale
  • Chimica: esplorare i processi chimici legati al riciclaggio e alla gestione dei rifiuti, nonché gli effetti delle sostanze chimiche sull’ambiente
  • Fisica: analizzare le fonti di energia rinnovabile e le tecnologie per l’efficienza energetica
  • Geografia: studiare i cambiamenti climatici, le risorse naturali e il loro sfruttamento, l’impatto ambientale delle attività umane e le strategie di sviluppo sostenibile
  • Economia: approfondire il concetto di economia circolare, il commercio equo e solidale, e le politiche pubbliche per la sostenibilità
  • Educazione civica: discussioni sui diritti umani e sul rapporto tra sviluppo sostenibile e giustizia sociale
  • Educazione artistica: utilizzare materiali riciclati per progetti artistici, e creare opere che sensibilizzano su temi ambientali
  • Lingue straniere: leggere e discutere testi, articoli e reportage su questioni ambientali in lingua straniera. Preparare presentazioni o dibattiti su temi di sostenibilità
  • Matematica: analizzare dati ambientali, come le emissioni di CO2 o il consumo energetico, per sviluppare competenze statistiche e di analisi
  • Informatica: utilizzare software per simulare l’impatto ambientale di diverse attività. Progettare applicazioni o siti web che promuovono pratiche sostenibili.

Altre attività per i più piccoli

Accanto alla lezione frontale di stampo tradizionale, possiamo elencare una serie di attività che, nelle classi dei cicli della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria, possono essere particolarmente divertenti per gli alunni.

  • Go-Goals: l’ONU ha predisposto all’interno del proprio sito, un gioco da tavolo (simile al Gioco dell’Oca), con l’obiettivo di raggiungere il traguardo attraverso un percorso composto da 63 caselle.
  • Diario energetico di classe: per sensibilizzare al risparmio energetico, si può chiedere agli alunni di appuntare su un diario le strategie messe in atto quotidianamente, e di stimarne il consumo energetico al fine di individuare dei miglioramenti. Ad esempio: spegnere le luci se non necessarie, chiudere le porte per evitare dispersione di calore, non lasciare in carica apparecchi elettronici, non tenere la tv accesa se non la si guarda…
  • Riciclo: invitare gli alunni, suddivisi in gruppi, ad individuare degli oggetti che nella quotidianità vengono gettati via dopo un utilizzo. L’obiettivo del gioco sarà di dare nuova vita ai materiali, utilizzando la creatività, per dimostrare che possono avere ancora delle potenzialità di utilizzo.

Integrare la sostenibilità nelle scuole non significa solo aggiungere nuovi argomenti al curriculum, ma promuovere un cambiamento culturale che incoraggi gli studenti a diventare agenti di cambiamento. Le scuole devono fornire gli strumenti per comprendere la complessità delle sfide ambientali e ispirare un impegno attivo per un futuro sostenibile.

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Ilenia Valleriani

Ho conseguito con lode la laurea specialistica in Comunicazione d’Impresa, successivamente alla laurea triennale in Scienze della Comunicazione, presso l’Università La Sapienza di Roma.

Insegnante nella scuola superiore di secondo grado, dal 2017 ho iniziato l’attività di content writer, in particolare sui temi del marketing e della comunicazione, per seguire la passione che coltivo sin da bambina: la scrittura.

Da luglio 2021 collaboro con il blog di Education Marketing Italia.

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