Il decalogo della scuola digitale

Come integrare al meglio i dispositivi digitali nella didattica scolastica, seguendo i consigli elaborati dal MIUR

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Se usate responsabilmente, le tecnologie forniscono preziose opportunità per incrementare le conoscenze. Per questo, la scuola deve essere in grado di garantire l’ambiente idoneo affinché si possa realizzare un’educazione digitale adeguata.

Non è pensabile ancorarsi ad un modello scolastico esclusivamente tradizionale, è necessario introdurre e organizzare la presenza degli strumenti digitali all’interno della scuola. Per questo, il MIUR ha elaborato dei consigli per non sbagliare.

 

I 10 punti per l’uso dei dispositivi digitali a scuola

  1. Ogni novità comporta un cambiamento, che deve apportare un miglioramento nel benessere e nell’apprendimento degli studenti
  2. I cambiamenti vanno compresi, non è pensabile rifiutare i cambiamenti della società. Le novità vanno inserite nella vita quotidiana, al fine di promuovere la completa autonomia dei ragazzi
  3. Promuovere le condizioni strutturali necessarie, fornendo la connettività e i dispositivi indispensabili
  4. La scuola deve promuovere lo sviluppo digitale, attraverso specifici corsi di formazione per il personale scolastico, quali dirigenti e docenti
  5. I dispositivi sono un mezzo non un fine, l’obiettivo dell’utilizzo scolastico degli strumenti digitali non è tanto quello di acquisire le competenze tecniche, quanto sviluppare creatività e capacità critica come conseguenza
  6. I dispositivi promuovono l’autonomia degli studenti, valorizzando lo spirito d’iniziativa, la responsabilità e la consapevolezza necessaria nella vita
  7. L’importanza del ruolo dei docenti, nel determinare i modi e i tempi di utilizzo più opportuni all’interno della programmazione di ogni singola classe
  8. Il digitale trasforma l’apprendimento, amplia le possibilità di apprendimento e modifica la tipologia di accesso alle informazioni. Nel nostro quotidiano, la connessione è sempre presente, per cui è necessario educare anche ai tempi di non uso, e alla fondamentale distinzione tra sfera privata e pubblica
  9. Alleanza scuola-famiglia, per rendere gli alunni dei cittadini autonomi e responsabili, è necessario che l’educazione all’utilizzo dei dispositivi digitali avvenga in collaborazione, nel rispetto del “patto” tra scuola e famiglia (approfondisci con Genitori contro insegnanti)
  10. Cittadinanza digitale, è di fondamentale importanza che gli studenti acquisiscano le informazioni circa l’utilizzo e il giusto comportamento dei media, in vista di un futuro connesso (approfondisci con Insegnare la cittadinanza digitale a scuola)

 

Cosa prevede il Piano Nazionale per la Scuola Digitale

Il decalogo si affianca al PNSD (piano nazionale per la scuola digitale), il principale strumento di programmazione del processo di trasformazione digitale della scuola, emesso dal MIUR. Si compone di 35 azioni, suddivise in 4 ambiti di riferimento:

  • Connettività, consta di 3 azioni rivolte a garantire l’accesso alla rete per tutti gli studenti delle istituzioni scolastiche
  • Ambienti e strumenti, suddivisa in 10 azioni finalizzate alla dotazione di ambienti di apprendimento innovativi e strumenti digitali all’interno delle scuole
  • Competenze e contenuti, 11 azioni per promuovere le competenze digitali degli alunni e lo sviluppo di contenuti idonei alla didattica digitale
  • Formazione e accompagnamento, 11 azioni da seguire per creare percorsi di accompagnamento alla formazione del personale scolastico. A tal fine è stato istituito il progetto “Future Lab”, composto da più di 200 docenti, presenti nelle varie scuole di riferimento, addetti alla formazione del personale.

 

Le best practice consigliate dal MIUR

Quali sono le migliori attività per realizzare un buon apprendimento sfruttando le tecnologie digitali? Ce lo dice il sito del MIUR, dove si trova un “kit degli strumenti” per agevolare la transizione digitale, lavorando su progetti specifici. Ogni ambito di applicazione vede un istituto capofila per l’organizzazione dei singoli progetti:

  • Educazione ai media, un progetto sul tema del benessere digitale, realizzato in collaborazione con l’Università di Milano Bicocca, e Fastweb. Rivolto agli insegnanti, offre strumenti e metodologie per affrontare l’argomento in classe
  • Educazione lettura scrittura, prevede il progetto “Antologie 2.0 una proposta di curriculo digitale”, incentrato sulla lettura e la scrittura in digitale
  • Metodologie innovative, due i progetti presentati in questa sezione. Il primo, “La parola alle idee”, è rivolto allo sviluppo di un pensiero divergente, e alla risoluzione dei problemi sfruttando il design thinking; il secondo, “Docenti web academy”, offre supporto agli insegnanti attraverso una serie di esempi relativi a lezioni in digitale
  • Cittadinanza digitale, il progetto “Crea la tua impronta digitale”, prevede la partecipazione di più di 30 scuole del Lazio, che dal 2016 collaborano ad un ipotetico curriculum scolastico verticale arricchito delle competenze digitali; il progetto “Diritti in Internet: verso una cittadinanza digitale” stimola gli alunni a capire, riconoscere e esercitare i diritti della Dichiarazione dei diritti di Internet e della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
  • Coding, robotica,Net-work in school”, promuove un apprendimento olistico, che coinvolge anche la sfera emozionale nell’ambito dell’utilizzo degli strumenti digitali
  • Stem/IA, il progetto specifico di questa area è rivolto alla definizione del dualismo input/output e analogico/digitale, inquadrati nel tema della biosfera e dell’ambiente

 

L’uso dei dispositivi personali a scuola è possibile?

L’azione #6 del PNSD, “Politiche attive per il BYOD (bring your own device)”, specifica che è permesso dal sistema scolastico italiano, portare a scuola i propri dispositivi, come tablet, pc ed e-reader.

I dispositivi prevedono un esclusivo uso didattico, per questo l’utilizzo deve essere disciplinato dai singoli docenti in aula. È vietato l’uso al di fuori della supervisione dell’insegnante. In ogni caso gli alunni restano gli unici responsabili della custodia degli strumenti stessi.

Audio e video possono essere pubblicati solo dall’animatore digitale (il responsabile digitale d’istituto), sui canali della scuola.

 

I pro e i contro della tecnologia a scuola

I benefici apportati dall’utilizzo dei dispositivi digitali in classe sono numerosi:

  • Velocizzano le ricerche dei contenuti in classe
  • Stimolano l’apprendimento perché appaiono spesso più divertenti, (soprattutto per i nativi digitali), e quindi in grado di creare maggiore coinvolgimento e collaborazione tra gli alunni
  • Permettono di realizzare mappe concettuali e progetti con velocità e divertimento
  • Consentono agli insegnanti di effettuare dei test con risultati immediati
  • Dispositivi, come ad esempio, l’Ipad contengono l’intero materiale didattico necessario per le lezioni. Costituiscono quindi un’alternativa ai libri, spesso pesanti da trasportare per gli alunni
  • Si adattano alle diverse necessità degli allievi, offrendo metodologie di apprendimento diversificato
  • Possono essere utili nell’abbattere le difficoltà legate ad handicap uditivi e visivi

Ovviamente, vi sono anche dei contro, a cui l’insegnante deve prestare attenzione, in modo da gestire le difficoltà tempestivamente:

  • Avere un dispositivo tra le mani potrebbe essere fonte di distrazione
  •  Alcuni alunni potrebbero considerarlo un gioco e prestare poca attenzione
  • Nel caso in cui i ragazzi siano invitati a portare dei dispositivi personali, potrebbero crearsi dei confronti. Non tutti hanno le stesse possibilità di disporre di strumenti tecnologici
  • Problematiche legate alla custodia, che spetta al minore
  • Attenzione alla condivisione di dati sensibili, relativi alla privacy, ancora più importante nel caso di minori.

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Ilenia Valleriani

Ho conseguito con lode la laurea specialistica in Comunicazione d’Impresa, successivamente alla laurea triennale in Scienze della Comunicazione, presso l’Università La Sapienza di Roma.

Insegnante nella scuola superiore di secondo grado, dal 2017 ho iniziato l’attività di content writer, in particolare sui temi del marketing e della comunicazione, per seguire la passione che coltivo sin da bambina: la scrittura.

Da luglio 2021 collaboro con il blog di Education Marketing Italia.

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