Per i neo-diplomati, l’estate non è solo il periodo dell’esame di Stato e dei conseguenti festeggiamenti. Per parte di essi, è infatti anche il momento della preparazione ai test d’ingresso universitari. È la stagione delle incertezze e dei mille dubbi che arrovella le menti delle future matricole: qual è la facoltà universitaria da scegliere? Mi troverò bene? Ce la farò?
Frequentare l’università è un passaggio fondamentale nella vita di molti giovani, un’opportunità per crescere e avviare una carriera professionale. Non è dunque una scelta da sottovalutare, che va effettuata valutando i numerosi aspetti.
Come scegliere il corso universitario
Per non avere dubbi, basta prepararsi al meglio. Il primo passo è quello di chiarire con se stessi i propri interessi, le attitudini e le passioni, sia nello studio, che nella proiezione di un futuro ipotetico lavoro.
Per questo è utile fare delle ricerche approfondite sui vari corsi disponibili, sulle loro prospettive di carriera e sui requisiti accademici.
In un secondo tempo, è necessario comprendere come è strutturata l’organizzazione universitaria italiana, a prescindere dal singolo ateneo.
Cosa si intende per corso di laurea
- Laurea triennale: il primo livello di laurea è della durata di tre anni, durante i quali devono essere ottenuti 180 CFU (crediti formativi universitari). Dopo questo primo traguardo, si può decidere di entrare nel mondo del lavoro, oppure optare per il proseguimento degli studi;
- Laurea magistrale: il corso ha una durata pari a 2 anni, per un totale di 120 CFU, che permette di specializzarsi ulteriormente rispetto alle conoscenze della laurea triennale;
- Laurea a ciclo unico: è un corso di laurea della durata di 5/6 anni, che riguarda solo alcune professioni specifiche, ad esempio medico, avvocato, architetto, insegnante della scuola elementare, ecc…
Il corso di laurea indica quindi un raggruppamento di corsi di studio dello stesso livello, ossia che preparano a profili professionali simili. I titoli afferenti allo stesso corso di laurea hanno lo stesso valore legale in un concorso pubblico. Ad esempio, il corso di laurea LM-88 in Sociologia e Ricerca Sociale, raggruppa diversi indirizzi delle lauree nel campo della sociologia.
Alcuni corsi hanno una frequenza obbligatoria, altri facoltativa. Tenere presente questa differenza è fondamentale nell’organizzazione dei propri programmi di vita, ad esempio, nel caso in cui si pensi anche di affiancare agli studi un’attività lavorativa.
Modalità di accesso
L’accesso ad un corso di laurea può essere a numero programmato, nel caso in cui si preveda un test a numero chiuso, oppure senza numero programmato, se si prevede una prova obbligatoria ma non vincolante ai fini dell’iscrizione. Può capitare che, se il punteggio risulti insufficiente, lo studente venga invitato ad immatricolarsi con riserva, cioè con la necessità di seguire dei corsi extra per colmare le lacune.
Cos’è un CFU
Il credito formativo universitario indica il carico di lavoro, cioè il numero di ore di lezione/laboratorio/seminari e studio individuale: ad ogni esame corrispondono dei CFU e 1 cfu corrisponde a 25 ore di lavoro. Avere consapevolezza della mole di lavoro permette di individuare gli esami più onerosi dal punto di vista dello studio, e di organizzare così al meglio il programma personale della sessione di esami.
Ricevimento professori
Se c’è qualcosa di poco chiaro nel programma di esame o rispetto alle lezioni, o semplicemente se si hanno delle curiosità, il ricevimento è un momento d’oro. Ovviamente inviare delle email permette di avere un risparmio di tempo, ma in alcuni casi i docenti sono ben lieti di incontrare gli studenti.
Considera l’aspetto economico
L’università può comportare costi significativi. Oltre alle tasse universitarie, devi considerare le spese per i libri, l’alloggio, il cibo, i trasporti e altre spese quotidiane. È utile fare un piano finanziario dettagliato e considerare varie opzioni di finanziamento, come borse di studio, prestiti studenteschi e lavoro part-time. Considera l’opportunità di ottenere borse di studio attraverso l’attestazione ISEE. Rispettando i vincoli economici del caso, si possono richiedere delle borse di studio universitarie, provinciali o regionali, relative al pagamento delle tasse, della mensa, degli alloggi.
Tirocini extra-curriculari
Per terminare il numero di crediti necessari alla laurea, ogni corso prevede l’obbligatorietà di svolgere dei tirocini, seminari o laboratori. Valuta con attenzione le proposte, considerando che svolgere degli stage potrebbe rappresentare un’opportunità notevole per il futuro lavorativo.
Dieci consigli per una futura matricola
I consigli più utili per uno studente che sta per immatricolarsi, sono senza dubbio quelli di chi l’università l’ha già vissuta. Quei consigli riguardanti anche aspetti che sembrano, apparentemente, trascurabili ma che non lo sono:
- Non perdere l’entusiasmo, ci saranno momenti di sconforto, in cui lo studio non sarà facile, in cui sembrerà di subire delle ingiustizie, soprattutto nelle votazioni degli esami. Cerca la motivazione per andare avanti, perché le soddisfazioni arriveranno.
- Assisti agli esami dei colleghi, è particolarmente utile ascoltare le domande e avere un’idea della tipologia di esami impostata dal docente.
- Non farti impressionare dai commenti degli altri studenti, a volte circolano leggende su un determinato professore o sull’impossibilità di superare un esame. In realtà, tutto è soggettivo, ogni esame va affrontato con preparazione ma anche con serenità.
- Cerca di far parte di un gruppo di compagni motivanti, che ti spingano a fare meglio e ad avere stimoli. Nel lungo percorso universitario avere un appoggio da chi capisce le difficoltà e ti spinge a superarle può fare la differenza.
- Non rimandare a domani, organizza il lavoro in modo da non trovarti con un carico di studio difficile da smaltire. Controlla gli appelli per tempo, e realizza un calendario personale. Crea un piano di studio facendo attenzione anche agli esami facoltativi in vista di un futuro professionale. Ad esempio, se hai l’intenzione di intraprendere la strada dell’insegnamento, inserisci gli esami necessari previsti dall’ordinamento scolastico.
- Le tecniche di studio utilizzate nella scuola superiore potrebbero non essere sufficienti per affrontare le sfide accademiche dell’università. È importante sviluppare abilità di studio efficaci, come la gestione degli appunti, la ricerca e la scrittura accademica. Approfitta delle risorse offerte dall’università, come i corsi di supporto allo studio e le biblioteche.
- L’università è anche un luogo per fare nuove amicizie e costruire reti di contatti che possono essere utili nel futuro professionale. Partecipa alle attività extracurriculari, unisciti a club e associazioni studentesche e approfitta delle opportunità di networking. Queste esperienze non solo arricchiranno la tua vita sociale, ma ti offriranno anche competenze preziose e connessioni utili per il futuro.
- Informati su eventuali gruppi online per reperire i testi di seconda mano, o, in ogni caso, ricordati che i manuali previsti per gli esami sono generalmente presenti nelle biblioteche dell’ateneo. Prendere in prestito i libri rappresenterà un notevole risparmio economico.
- Sfrutta i servizi offerti dall’università in termini di sconti: informati sulle collaborazioni con cinema, teatri e palestre.
- L’Erasmus è un’ottima possibilità, un’esperienza che permette di arricchire il curriculum di un’esperienza personale che, nell’attuale mondo del lavoro viene considerata positiva. Rientra tra le cosiddette soft skills che ti rendono appetibile per l’accesso alla posizione lavorativa.
E se arriva l’ansia?
La pressione accademica e le nuove responsabilità possono influire sulla salute mentale. È essenziale essere consapevoli delle risorse di supporto disponibili, come i servizi di consulenza e le attività per il benessere offerte dall’università, che aiutano nel mantenere un equilibrio tra studio e tempo libero.
Spesso emergono problemi derivati dalla pressione accademica, dalla necessità di bilanciare studio e vita sociale, o dalle incertezze sul futuro. Gestire l’ansia all’università può sembrare una sfida, ma con le giuste strategie è possibile affrontarla in modo efficace: mantenere una buona organizzazione, praticare tecniche di rilassamento, cercare supporto sociale, bilanciare studio e tempo libero, oltre che mantenere uno stile di vita sano, sono tutti passi fondamentali.
Secondo i dati dello studio Sodexo condotto in collaborazione con Institute for quality of life, il 52% degli studenti universitari dichiara di avere ansia, dovuta soprattutto ai seguenti fattori:
- Paura di non trovare amici tra i compagni di corso
- Timore di non superare gli esami, e di fare una brutta figura, (sia nei confronti dei docenti che della famiglia), deludendo così le aspettative
- Preoccupazione di non laurearsi nei tempi stabiliti
Parlare con amici, familiari o compagni di corso può fornire un grande sollievo. Partecipare a gruppi di studio può rappresentare un sostegno reciproco e ridurre il senso di isolamento. Se l’ansia diventa debilitante, cercare il supporto di un consulente o psicologo dell’università può offrire strategie personalizzate per gestirla.
Andare all’università è un’esperienza entusiasmante e trasformativa, con la giusta preparazione si possono sfruttare al massimo le opportunità offerte, per divertirsi e costruire un futuro promettente. Per approfondire l’argomento, puoi leggere L’opinione della Generazione Z sull’università in Usa e in Italia.
Oltre le Università ci sono gli ITS Academy
Se hai le idee ancora confuse su cosa fare dopo il diploma, sappi che ci sono altre scelte oltre l’università, lo sapevi? Ci sono gli ITS Academy, scuole focalizzate sull’istruzione tecnica e professionale che offrono percorsi formativi mirati a preparare gli studenti direttamente per il mondo del lavoro.
Il mondo degli ITS è tutto sommato ancora poco conosciuto ma ultimamente se ne sente parlare sempre più spesso, in particolare, dopo l’annuncio nell’autunno del 2023 dell’approvazione di uno dei decreti attuativi più importanti della riforma degli ITS (Legge 15 luglio 2022, n. 99).
Per approfondire ti consiglio di leggere questo articolo: Scuole post diploma: è il momento degli ITS.