Come usare ChatGPT in classe: una rivoluzione nell’apprendimento

L’intelligenza artificiale sta entrando prepotentemente nelle scuole. Vediamo come gestirla al meglio per ottenere dei vantaggi nell’apprendimento e facilitare il lavoro del docente

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L’intelligenza artificiale sta ormai chiaramente penetrando in vari settori della nostra vita quotidiana. Uno degli ambiti in cui l’IA sta avendo un impatto significativo è l’istruzione. ChatGPT rappresenta un esempio perfetto di come la tecnologia può trasformare l’apprendimento in classe, ed essere uno strumento educativo innovativo.

Cos’è ChatGPT

Si tratta di un sistema di intelligenza artificiale sviluppata da OpenAI nel 2022. È un software di chatbot (che permette una comunicazione dell’utente tramite chat), in grado di sintetizzare una mole enorme di dati. ChatGPT può essere utilizzata per diverse funzioni, come scrivere specificando diversi stili (poesia, articoli, narrativa…), risolvere problemi e offrire risposte. Il chatbot in grado di comprendere voci, interpretare documenti, immagini e tradurre molteplici lingue.

I possibili utilizzi di ChatGPT, per alunni ed insegnanti

La domanda del momento riguarda l’introduzione di ChatGPT all’interno delle scuole. Come utilizzarla? Può avere una reale utilità?

Se ben utilizzata, ChtGPT, può essere d’aiuto nello studio per diverse funzioni:

  • Generare un testo in prosa, fornendo suggerimenti sugli argomenti da inserire
  • Sintetizzare un testo, da riportare poi in modo ampliato e approfondito in classe
  • Individuare concetti chiave, aiutando in particolar modo gli alunni con disturbi di dislessia, facilitando in tal modo il processo di lettura
  • Fornire assistenza nella traduzione da diverse lingue

Per quanto riguarda gli insegnanti, invece, le alternative di utilizzo possono essere:

    • Fornire supporto nell’elaborazione delle verifiche, partendo da testi e argomenti inseriti
    • Creare delle mappe concettuali da consegnare alla classe
    • Elaborare attività di gamification da riproporre in aula
    • Fornire supporto per individuare delle attività interattive, come ad esempio, scrivere canzoni o testi insieme agli alunni
    • Creare quiz e test

La docente statunitense Cherie Shields, ha scritto della propria positiva esperienza nell’utilizzo di ChatGPT con gli alunni: dopo aver assegnato il compito di scrivere un saggio sul confronto di due racconti, ha chiesto agli studenti di usare il chatbot per ottenere una bozza di partenza, da rielaborare personalmente con creatività. L’esperienza ha mostrato, come sottolinea l’insegnante, che dopo aver consultato ChatGPT, gli alunni hanno effettivamente lavorato con interesse e creatività, riuscendo nell’attività.

I vantaggi di usare ChatGPT

Per gli studenti, i pro derivanti dall’uso di ChatGPT, possono riguardare vari aspetti:

  • Apprendimento personalizzato: ChatGPT può fornire spiegazioni su misura per ogni studente, rispondendo a domande specifiche e chiarendo dubbi in tempo reale. Questo è particolarmente utile per coloro che sono più timidi nel porre domande in classe o che necessitano di un ritmo di apprendimento diverso
  • Disponibilità 24 ore su 24: l’IA è disponibile in qualsiasi momento, permettendo agli studenti di ricevere assistenza al di fuori dell’orario scolastico, dimostrandosi di grande vantaggio per completare i compiti a casa
  • Accesso a una vasta gamma di informazioni: ChatGPT può fornire informazioni su una vasta gamma di argomenti, aiutando gli studenti a esplorare nuove aree di interesse e a collegare concetti diversi.

Anche gli insegnanti possono trovare giovamento nella propria attività, grazie all’IA:

  • Supporto nella preparazione delle lezioni: gli insegnanti possono utilizzare ChatGPT per ottenere idee su come strutturare le lezioni, creare esercizi o trovare risorse aggiuntive
  • Incentivo alla creatività: ChatGPT può rappresentare uno strumento per incentivare gli alunni a praticare la scrittura in modo divertente
  • Tempo libero per l’interazione diretta: con l’utilizzo di ChatGPT gli insegnanti possono dedicare più tempo all’interazione diretta con gli studenti, concentrandosi su attività più complesse e sugli studenti che incontrano maggiori difficoltà.

Nonostante i numerosi vantaggi offerti da ChatGPT, vi sono delle osservazioni sulle quali è necessario riflettere: anche se ChatGPT è in grado di elaborare informazioni su un ampio database, può fornire informazioni imprecise o obsolete, per cui è essenziale la verifica da parte degli insegnanti.

Affidarsi troppo a ChatGPT potrebbe ridurre la capacità degli studenti di sviluppare competenze critiche e di risoluzione dei problemi in modo autonomo. È fondamentale bilanciarne l’uso con le tradizionali metodologie di apprendimento.

E, in ultimo, tenere presente che l’uso di IA in classe solleva questioni etiche, come la privacy dei dati degli studenti e l’equità nell’accesso alla tecnologia. Aspetti che vanno gestiti con delicatezza ed attenzione, soprattutto nel caso di allievi minorenni.

Pro e contro di ChatGPT: il dibattito è aperto

Sin dal momento del lancio, l’utilizzo di ChatGPT ha dato vita ad un acceso dibattito, in particolar modo per quanto riguarda l’applicazione a scuola e l’uso da parte degli studenti. C’è chi ne elogia le funzionalità e chi la demonizza.

Al momento del lancio, la Los Angeles Unifid School District (il secondo distretto scolastico americano per grandezza), ha bloccato l’accesso al sito di ChatGPT nelle proprie scuole. Nel Regno Unito, l’Imperial College e la Cambridge University, hanno ammonito gli studenti dall’utilizzo.

È, infatti, fuori dubbio che possa essere uno strumento utilizzato per copiare durante le verifiche in classe. Da insegnante, posso dire che c’è sempre qualche furbetto che sfugge al controllo e utilizza lo smartphone, ma posso anche aggiungere che, ve ne accorgerete al momento della lettura del compito! Per quanto ChatGPT possa lavorare bene, è necessario, infatti, corredare l’elaborato di un pensiero critico, oltre che avere una necessaria conoscenza di base dell’argomento per poter rielaborare e contestualizzare le informazioni fornite dal sistema di AI.

Il giornalista statunitense Will Douglas Heaven, ha spiegato in un articolo sul MIT Technology Review che il pensiero, inizialmente negativo dell’opinione pubblica circa l’AI in classe, sta ora mutando: “non è solo una macchina da sogno per imbroglioni, ho parlato con diversi insegnanti e altri educatori, che  stanno rivalutando il significato di chatbot, come ChatGPT, per il modo in cui insegniamo ai nostri figli. I chatbot avanzati potrebbero essere utilizzati come potenti ausili in classe per rendere le lezioni più interattive, insegnare agli studenti l’alfabetizzazione mediatica, generare piani di lezione personalizzati, far risparmiare tempo agli insegnanti nell’amministrazione e altro ancora”.

L’integrazione di ChatGPT e di altri strumenti di IA in classe può essere vista come una svolta significativa nel modo in cui l’istruzione viene impartita. Offre numerosi vantaggi sia agli studenti che agli insegnanti, ma è fondamentale affrontare con attenzione le sfide associate al suo utilizzo. Con un approccio equilibrato, ChatGPT può diventare uno strumento prezioso per migliorare l’apprendimento e rendere l’istruzione più personalizzata per gli alunni.

Se volete passare all’azione e riflettere attivamente sull’introduzione dell’IA a scuola, date un’occhiata al nostro corso di formazione “Fondamenti di IA nella Scuola”.

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Ilenia Valleriani

Ho conseguito con lode la laurea specialistica in Comunicazione d’Impresa, successivamente alla laurea triennale in Scienze della Comunicazione, presso l’Università La Sapienza di Roma.

Insegnante nella scuola superiore di secondo grado, dal 2017 ho iniziato l’attività di content writer, in particolare sui temi del marketing e della comunicazione, per seguire la passione che coltivo sin da bambina: la scrittura.

Da luglio 2021 collaboro con il blog di Education Marketing Italia.

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