Abbiamo già parlato di digital storytelling, del suo significato e dei suoi usi (link all’articolo).
In questo articolo vogliamo approfondire l’argomento fornendo degli spunti per sperimentare con gli alunni questa tecnica.
Morra, sul blog Edtechteacher, individua otto passaggi, sintetizzati in questo elenco, per la realizzazione di un digital storytelling:
- Definire l’idea iniziale attraverso una breve descrizione, un diagramma, una domanda
- Ricercare, raccogliere, studiare informazioni sulle quali sarà costruita la storia
- Scrivere la storia definendo lo stile della narrazione
- Tradurre la storia in una sceneggiatura
- Registrare immagini, suoni, video
- Montare e ricomporre il materiale
- Distribuire il prodotto
- Raccogliere e analizzare i feedback
Si può quindi partire da un argomento trattato a lezione, dall’intestazione di capitolo in un libro di testo o da una domanda posta in classe e le storie digitali potrebbero essere di fantasia e finzione oppure di saggistica. Elaborata un’idea, potrebbe essere utile prendere appunti attraverso mappe mentali per organizzare i pensieri e cominciare a individuare logiche e strutture narrative (approfondisci con l’articolo sulle 3 tipologie di digital storytelling). Successivamente sarà importante approfondire l’argomento da trattare creandosi una base di informazioni su cui sarà costruita la storia. Utili anche in questo passaggio mappe mentali e schede cartacei o digitali.
Visualizzata l’idea, è il momento della scrittura della “sceneggiatura”, badando bene alla scelta del tipo di narratore, in prima, la seconda o la terza persona e sforzandosi di usare un vocabolario ricco e vario. Si passa quindi alla stesura dello Storyboard, il piano che guida il processo decisionale su immagini, video e suoni, un primo passo per gli studenti verso la comprensione di questi linguaggi.
Quando si raccolgono immagini, audio e video è opportuno introdurre e spiegare concetti come la gerarchia visiva, il tono e l’illustrazione, così come quelli di Copyright, Fair Use e Creative Commons.
Per unire il materiale e dar vita al proprio storytelling si trovano disponibili più risorse come Animoto, Little Bird Tales, iMovie, YouTubeEditor. Il penultiumo step è quello della condivisione (tramite canali come Youtube o Vimeo), pratica diventata profondamente radicata nella nostra cultura. Una volta verificata la politica sull’uso accettabile della propria scuola si può decidere di motivare gli studenti in questo modo: sapere che altre persone potrebbero vedere il proprio lavoro spesso spinge a lavorare nel miglior modo possibile.
Note
Testo ispirato dalla traduzione libera dall’articolo di Samantha Morra, “8 Steps to Great Digital Storytelling”.
8 Steps to Great Digital Storytelling, Morra, 2013
Qualche link utile:
Il tono narrativo, Cinescuola.it
Cos’è l’Illustrazione, Aduntratto magazine
Altri link utili:
Licenze Creative Commons, Wikipedia
Il Fair Use in Italia, Dirittodellinfromatica.com