Parliamo spesso di attualità nel mondo scolastico, di didattica innovativa e nuove tecnologie, vi riportiamo i nostri pensieri e vi raccontiamo le news che scoviamo. Pensiamo anche che sia fondamentale confrontarci con voi, nel modo più ampio possibile.
Siamo stati a Didacta dal 20 al 22 marzo e abbiamo voluto che gli scambi di opinioni e le chiacchierate con voi lasciassero una traccia. Meglio se colorata, meglio se divertente da costruire.
Stringboard: visualizziamo le vostre opinioni con fili colorati
Ci piacciono gli strumenti digitali che permettono di raccogliere tanti dati e analizzarli da più prospettive (ultimamente ci siamo soffermati molto sulle sulle dashboard) ma per Didacta volevamo costruire qualcosa di simile, ma più creativo.
Abbiamo preparato un sondaggio analogico, un’installazione interattiva composta da pannello su cui abbiamo scritto 5 domande che eravamo curiosi di porvi. Chi ha partecipato ha risposto tracciando le sue risposte con un filo colorato.
Certo, i numeri non sono da sondaggio IPSOS e raccogliere i risultati contando i fili uno ad uno non è stato semplice (abbiamo cercato di essere il più accurati possibile!) ma questo strumento ha sicuramente suscitato curiosità e interesse.
Il sondaggio era aperto a chiunque volesse partecipare, durante i giorni della fiera. Ogni persona ha iniziato scegliendo un colore del filo: arancione, verde, grigio o giallo a seconda che il partecipante fosse, rispettivamente, studente, docente, dirigente o operatore del settore scolastico. Poi tutti hanno proseguito fissando il filo sul perno in prossimità della risposta scelta con una piccola asola. Più difficile a dirsi che a farsi.
E questo il risultato che abbiamo ottenuto.
È una sorta di Data Visualization (ovvero una forma di comunicazione visuale che comprende la creazione, l’esplorazione e la rappresentazione visuale e interattiva di dati – fonte: Glossario: Data Visualization) analogica e interattiva, che ci ha permesso di creare un dialogo con chi arrivava al nostro stand e una base per sviluppare un confronto.
I risultati del sondaggio di EMI per Didacta 2024
Il nostro pannello e i suoi fili colorati ha sorpreso, incuriosito e divertito le persone che si fermavano a parlare, osservare meglio, o semplicemente fare qualche foto.
Questa partecipazione attiva lo ha reso uno strumento efficace per raccogliere idee e informazioni e ci permette ora di fare qualche riflessione riguardo i risultati che si sono delineati.
Quanti anni hai?
Possibilità di risposta: <18; 18-24; 25-35; 36-55; 56-65; >65.
Per la maggior parte, le persone che hanno partecipato al nostro sondaggio sono stati Studenti tra i 18 e i 24, Docenti per la stragrande maggioranza con un’età compresa tra i 36 e i 55 anni e Dirigenti non oltre i 65 anni. La categoria degli Operatori del Settore è stata la più variegata con un’età compresa tra i 25 e i 65 anni.
Quali tra queste tematiche secondo te dovrebbe essere maggiormente tratta sui banchi di scuola?
Possibilità di risposta: crisi climatica; mondo del lavoro; etica e società; nuove tecnologie; sport e salute; agenda 2030.
Docenti (e Dirigenti) pensano che il tema più importante da trattare coi ragazzi sia quello dell’Etica e Società e delle Nuove Tecnologie; Studenti e Operatori del Settore si trovano d’accordo scegliendo il tema dell’Etica e Società (che in generale risulta la risposta con la somma più elevata di voti) ma per loro, l’altro tema fondamentale è sicuramente l’informazione sul Mondo del Lavoro.
Salute e lo Sport, Crisi Climatica e l’Agenda 2030 (scelta in quanto potenziale aggregatore di tutti gli altri temi/risposte) hanno meno urgenza tra i nostri partecipanti.
Nessuno studente ha scelto Crisi Climatica ed è un dato che ci ha sorpreso: ci aspettavamo delle proporzioni diverse visto che, rispetto alle generazioni che li hanno preceduti, da alcuni anni i più giovani mostrano una maggiore sensibilità verso l’ambiente e la sostenibilità.
Come percepisci l’arrivo e la futura integrazione dell’uso dell’intelligenza artificiale in ambito scolastico?
Possibilità di risposta: un’opportunità; un disturbo; una minaccia.
Se la domanda su quali fossero i temi più caldi ha suscitato più indugi (la maggior parte dei partecipanti ha dichiarato che era difficile scegliere solo una risposta), quella riguardo all’intelligenza artificiale ha lasciato pochi dubbi. Per tutte le categorie e per la stragrande maggioranza, l’arrivo e la futura integrazione dell’uso di questa nuova tecnologia in ambito scolastico è decisamente un’opportunità.
Solo 18 persone su un’ottantina di partecipanti hanno preferito le altre opzioni “Minaccia” o “Disturbo”. Ci ha incuriosito come la risposta “Disturbo” sia stata scelta prevalentemente da giovani studenti. Potrebbe essere interessante indagare questo tema.
Abbiamo registrato grande fermento attorno alla questione Intelligenza Artificiale anche in aula dove, in anteprima per la tre giorni il nostro Matteo Favini ha tenuto l’intervento formativo “Intelligenza Artificiale: usi pratici per la comunicazione e l’admission” che ha stimolato l’interesse di tutti i presenti.
Siamo tutti consapevoli delle criticità e della cautela che bisogna e bisognerà avere, ma è importante osservare che non sembra esserci ostilità verso una tecnologia il cui sviluppo di massa, bisogna dirlo, è appena cominciato.
Questi feedback ci hanno stupiti ma soprattutto motivati. Ora bisogna rimboccarsi le maniche!
Qual è la sfida più importante di oggi per creare la scuola di domani?
Possibilità di risposta: sviluppare la didattica innovativa; comunicare con studenti e famiglie; Promuovere diversità e inclusione; ridurre l’abbandono scolastico; gestire social media e smartphone; definire la direzione della formazione.
Con pochi voti di differenza, Sviluppare la didattica innovativa e Promuovere diversità e inclusione sono le sfide che vengono percepite come le più importanti da affrontare nel presente, nella prospettiva di una scuola migliore.
Tra i docenti la seconda sfida fondamentale riguarda la gestione dei social media e degli smartphone, che pare però non preoccupare gli altri: i dirigenti si sbilanciano verso la Definizione della direzione della formazione (una risposta prevedibile considerando il loro ruolo) mentre gli Studenti, insieme agli Operatori hanno scelto in gran numero Promuovere diversità e inclusione.
Immaginando il futuro della scuola come ti senti in una scala da 5 (ottimista) a 1 (pessimista)?
Possibilità di risposta: 1; 2; 3; 4; 5.
Nonostante tutto, i nostri partecipanti sono stati mediamente ottimisti poiché la maggior parte delle risposte si porta sopra il punto mediano del 3, con una prevalenza del voto 4.
Anche in questo caso siamo stati felici e quasi stupiti dalla positività che abbiamo registrato nei confronti del futuro della scuola.
Sfide future: un focus sui rapporti e sulle esperienze umane
I risultati del nostro piccolo sondaggio analogico riflettono una panoramica positiva. Il confronto tra studenti, docenti, dirigenti e operatori ha evidenziato una varietà di opinioni e priorità, ma ha anche sottolineato un comune entusiasmo nell’affrontare le sfide future. In particolare, dalle risposte emerge una chiara volontà di affrontare tematiche cruciali come l’etica e la società, l’integrazione delle nuove tecnologie e la promozione della diversità e dell’inclusione.
Il successo del nostro Stringboard dimostra che rendere l’esperienza di condivisione più coinvolgente e divertente può essere una chiave fondamentale nel raccogliere dati e stimolare il dialogo. Il nostro pannello e i suoi fili colorati hanno suscitato curiosità e divertimento, elementi spesso trascurati quando si tratta di raccogliere informazioni.
È evidente che le persone sono più motivate a partecipare e condividere le proprie opinioni quando si crea un ambiente accogliente e piacevole. Questo ci ricorda l’importanza di non concentrarsi unicamente sui dati, ma anche sull’esperienza umana che li circonda.
Mega bello