24 aprile 2020, Milano pubblica un documento ha lo scopo di elaborare una strategia per gestire la cosiddetta “Fase 2” esponendo azioni immediate o da programmare per affrontare la “nuova normalità” o “nuovo ordinario“.
“Milano 2020. Strategia di adattamento. Documento aperto al contributo della città” è il nome del piano approntato dal sindaco Beppe Sala e dai suoi Assessori che, nella sua suddivisione in capitoli, pone un’attenzione particolare all’istruzione dei bambini e dei ragazzi.
Quali sono quindi le strategie proposte?
Secondo la Strategia di adattamento di Milano, la scuola deve essere aperta e diffusa. L’adattamento presuppone, nello specifico, l’attuazione delle seguenti politiche:
- Aprire, in modo controllato e progressivamente più libero, gli spazi della città a bambini e ragazzi: piazze, giardini, parchi, spazi sportivi e spazi culturali, come luoghi di apprendimento e socialità, oltre agli spazi scolastici.
- Immaginare “scuole aperte” come modalità di costante collaborazione con le autonomie scolastiche e il territorio, perché la comunità educante sia presente sempre, qualunque sia la modalità didattica consentita.
- Mappare le situazioni di maggior disagio e povertà educativa per intervenire in modo mirato con forme di sostegno ai bambini, anche in ambito familiare, partendo dalla scuola.
- L’accesso a device e connessioni garantite a tutti.
- Sostenere reti di volontariato e privato sociale stimolando soprattutto i giovani alla responsabilità e alla partecipazione.
- Concordare con Governo e Regione il sostegno al sistema pubblico/privato della scuola, perché non si indebolisca la rete dei servizi all’infanzia.
- Coinvolgere le rappresentanze dei genitori, delle commissioni mensa e degli altri organi per immaginare un nuovo futuro nei tempi e negli spazi dell’attività educativa e didattica.
- Sfruttare questo periodo per incrementare i cantieri nelle scuole.
- Organizzare servizi complementari per gli studenti nel periodo estivo, sia di carattere ludico che di possibile sostegno didattico.
Quali sono le azioni immediate che Milano vuole mettere in campo per la realizzazione del piano?
- NUOVI SPAZI E UNA RETE AMPIA: mappare gli spazi aperti e apribili a bambini e ragazzi, privilegiando quelli verdi e attrezzati, oltre alle sedi scolastiche. Coinvolgere il volontariato in un ampio progetto che spazi dal mondo dell’educazione includendo sport e cultura.
- RIPROGETTARE I SERVIZI ESTIVI: riprogettare i servizi comunali a gestione diretta o nell’ambito di appalti, convenzioni o altri progetti, per concentrare tutte le energie disponibili nel periodo estivo.
- ORARI SCOLASTICI: valutare, anche in base alle indicazioni per le autonomie scolastiche, tutte le possibilità di flessibilità oraria delle scuole.
- SUMMER SCHOOL: organizzare un’edizione inedita di campi estivi, dal carattere prevalentemente ludico, ma con momenti dedicati alla didattica, con nuove forme di incontro tra bambini e ragazzi, nel rispetto delle prescrizioni di sicurezza.
La Strategia Milano 2020 si propone come “dinamica” per poter considerare eventuali ulteriori possibili fasi di contenimento restrittivo o lockdown.
Contemporaneamente, gli sforzi di ri-adattamento, con le modifiche necessarie, possono servire per le fasi di contenimento “post lockdown” e “nuovo ordinario” che ci apprestiamo a vivere così da salvaguardare tutto ciò di buono che questo condizione straordinaria può averci insegnato.
Il documento è aperto alle osservazioni e ai contributi di tutta la città: per tutto il mese di maggio sarà possibile inviare il proprio contributo al testo.