Quali saranno i lavori più in voga nei prossimi anni? Si prevede sempre meno manodopera per i lavori più semplici, di cui si potranno occupare i robot, e sempre più personale specializzato con competenze tecniche e trasversali, specialmente per lavori inerenti alle avanguardie della tecnologia e internet, all’invecchiamento della popolazione e al contenimento del riscaldamento globale. Questo è quello che svelano studi e ricerche che abbiamo riportato nel nostro ultimo articolo.
Ma per quanto tempo potremmo scommettere su queste professioni? Saranno destinate a scomparire tra qualche decennio per essere soppiantate da altre? Il settore pubblico, la sanità e l’istruzione e l’edilizia risultano più stabili di altri e destinati a crescere. Tuttavia, i cambiamenti della società e dell’ambiente si preannunciano drastici: basandosi sulle principali tendenze macroeconomiche, politiche, demografiche, sociali, culturali, commerciali e tecnologiche che si possono osservare, uno studio del World Economic Forum ha affermato che il 65% dei ragazzi che oggi vanno a scuola svolgeranno, una volta diplomati o laureati, dei lavori che oggi ancora non esistono.
L’istituto di ricerca FastFuture, quindi, ha individuato per conto del governo britannico quelle che potrebbero essere le nuove professioni del futuro, individuandone venti che scommettono possano svilupparsi entro il 2030.
Potete trovare l’elenco completo di questa ricerca ad esempio sulla pagina del sito “Generazione Vincente”. Ecco quelle che ci hanno stupito di più:
- Costruttore di parti del corpo
I progressi della scienza renderanno possibile la creazione di parti del corpo: serviranno figure professionali che le costruiscano. Di conseguenza, verranno così a crearsi altre due nuove occupazioni: venditori specializzati e di riparatori di parti del corpo.
- Chirurgo per l’aumento della memoria
Pare potrà essere possibile anche aggiungere una capacità mnemonica supplementare a chi vuole aumentare la propria memoria. Da qui l’esigenza di chirurghi specializzati in grado, inoltre, di aiutare le persone che potrebbero soffrire di disfunzioni sensoriali per il fatto di aver ricevuto un sovraccarico informativo.
- Etico della “nuova scienza”
La profonda evoluzione della scienza in ambiti emergenti come la clonazione, la proteomica, le nanotecnologie potrà rendere necessaria una nuova generazione di filosofi specialisti di etica in grado di comprendere a fondo le questioni scientifiche e di aiutare la società a fare (o non fare) scelte importanti.
- Pilota spaziale, guida turistica dello spazio, architetto per pianeti
Sebbene sembri ancora molto lontano il momento in cui si potrà visitare un altro pianeta come se fosse un altro continente, c’è chi già si immagina piloti specializzati nei viaggi spaziali, con relative guide turistiche, architetti e ingegneri che progettino soluzioni abitative per lo spazio e per i pianeti: l’Università di Houston ha progetti molto concreti per case e veicoli al riguardo.
- Responsabile per lo smaltimento dei dati personali
Ci sarà sempre più richiesta di servizi che permettano lo smaltimento e l’eliminazione dei dati personali presenti nei vari database, elettronici o fisici. Serviranno anche in questo caso degli specialisti di settore.
- “Personal brander”
Se le nostre identità digitali saranno sempre più importati e definite, allora serviranno consulenti che aiuteranno le persone a creare la propria immagine, il proprio marchio che corrisponda al tipo di identità e personalità che vogliamo trasmettere, sia attraverso i social media sia attraverso altri mezzi di comunicazione di massa.
Sono tanti gli istituti di ricerca che stilano le proprie liste scommettendo su quali professioni si pensa possano diventare cruciali nel futuro: ad esempio University2Business, società composta da docenti universitari e professionisti del mondo digitale e delle risorse umane, che in questo articolo dà i suoi spunti parlando di lavori come il Vigile Urbano 2.0 che gestisca il traffico tra terra e cielo controllando auto automatiche, droni e taxi volanti; il Manager specializzato nell’interazione e collaborazione tra uomini e robot, sempre più frequenti; il Persnal shopper che guidi i clienti all’interno dei centri commerciali virtuali e il sarto che sappia perfezionare la vestibilità e la finitura dei loro abiti ordinati tramite e-commerce.
Fin dove le tecnologie arriveranno a sostituire l’uomo? Secondo il forum di Davos è impensabile poter sostituire uno psicologo capace di ascoltare in terapia così come è improbabile la sostituzione uomo-macchina nei settore dell’istruzione e della salute. Tranquilli insegnanti: anche nella scuola del futuro ci saranno sempre delle persone in carne ed ossa davanti alla lavagna nelle classi o, più probabilmente, pronti ad utilizzare qualche nuovo strumento fisico o digitale di cui ancora ora non abbiamo concepito l’esistenza.