Negli ultimi anni, il dibattito sulla salute mentale dei giovani della Generazione Z è sempre più acceso. Un recente sondaggio condotto da ScuolaZoo ha coinvolto 3.588 ragazzi e ragazze tra i 14 e i 24 anni e ha gettato luce su un aspetto raramente esplorato: l’ansia diffusa tra i membri di questa generazione. Contrariamente alla rappresentazione convenzionale di giovani alternativamente desiderosi di diventare influencer o attivisti sulle grandi sfide sociali e globali, emerge un lato più fragile e poco discusso, un aspetto che va al di là delle rappresentazioni mediatiche. Nel tentativo di comprendere meglio questa realtà, ScuolaZoo ha condotto un sondaggio attraverso il proprio profilo Instagram, raccogliendo le voci di milioni di seguaci.
Il futuro visto dalla Generazione Z
Contrariamente alla rappresentazione convenzionale, il sondaggio ha rivelato che il 68% dei ragazzi della Generazione Z ha paura di rimanere soli, di fallire e di perdersi nei momenti difficili della vita (leggi anche questo confronto tra studenti USA e italiani sull’allarme ansia in università). Questo timore si manifesta in una serie di sfide, dalle decisioni quotidiane a quelle cruciali per il proprio futuro. La pressione di essere all’altezza degli standard elevati imposti dalla società e dai social media contribuisce a creare un senso di disagio latente, con i giovani che si ritrovano spaesati e soli dietro uno schermo, immersi in una realtà mediatica spesso irrealistica.
Dai risultati del sondaggio di ScuolaZoo, emerge che quasi il 40% dei giovani parla molto spesso del futuro, evidenziando un interesse e una consapevolezza significativi rispetto agli eventi che li aspettano. Tuttavia, questo interesse è accompagnato da un lato oscuro, poiché circa il 50% dei giovani si dichiara preoccupato e più del 20% si sente confuso riguardo al proprio avvenire. Solo un 25% degli intervistati dimostra positività per ciò che la vita ha in serbo. Questi dati sottolineano la presenza diffusa di ansia e incertezza nel modo in cui la Generazione Z affronta il proprio percorso nel mondo. La costante riflessione sul futuro, benché positiva in sé, si accompagna a sentimenti di preoccupazione e confusione, gettando luce sulla necessità di affrontare le sfide della crescita con maggiore supporto e consapevolezza.
In questo contesto, il ruolo della famiglia e della scuola diventano cruciali. La famiglia, oltre a fornire amore e supporto, può contribuire a dissipare le incertezze e a guidare i giovani attraverso le difficoltà della crescita. La scuola, d’altro canto, ha la responsabilità di adeguarsi alla velocità dei cambiamenti sociali e fornire gli strumenti necessari per affrontare le sfide del futuro in modo positivo.
Il concetto di famiglia secondo la Gen Z
La visione della famiglia da parte della Generazione Z è sorprendentemente inclusiva e moderna, come evidenziato da un dato significativo emerso dal sondaggio di ScuolaZoo. L’89% dei giovani intervistati ritiene che qualsiasi persona in grado di curare e amare un figlio possa formare una famiglia. Questo dato rivela una prospettiva aperta e progressista, sottolineando che l’amore e la cura sono considerati gli elementi essenziali per definire il concetto di famiglia. Tuttavia, nonostante questa visione aperta, il 10,8% dei giovani mantiene ancora una visione più tradizionale della famiglia, formata da una coppia eterosessuale o da una persona single con figli.
Che cosa può fare la scuola per supportare la Generazione Z?
La scuola, fondamentale nel percorso di crescita, si trova ad affrontare sfide significative nel sostenere la Generazione Z. L’ancoraggio alle metodologie tradizionali sembra non fornire agli studenti gli strumenti necessari per affrontare le sfide del mondo moderno. La mancanza di un supporto adeguato nella crescita personale contribuisce alla sensazione di ansia diffusa tra gli studenti della Generazione Z, accentuando le difficoltà nel prendere decisioni importanti e affrontare le sfide quotidiane con serenità.
Gli studenti si trovano spesso a navigare tra un mondo digitalizzato e l’approccio tradizionale della scuola, generando un senso di disconnessione. È necessario un aggiornamento del sistema educativo per fornire non solo le competenze accademiche richieste, ma anche le risorse per affrontare le sfide psicologiche e sociali che la Generazione Z affronta quotidianamente.
Discussioni su tematiche globali, educazione civica, educazione all’affettività e alla sessualità, confronti sulle sfide del futuro: creare momenti di confronto guidati, in cui il docente può aiutare i suoi studenti a navigare in un mondo che appare sempre più sfidante e – spesso – preoccupante, diventa fondamentale. L’inclusione di queste tematiche nell’ambito scolastico non solo offre un supporto pratico per affrontare le questioni della vita reale, ma contribuisce anche a sviluppare una maggiore consapevolezza e resilienza nella Generazione Z, preparandoli meglio per il futuro che li attende.